Cresce l'esercito degli incivili che lasciano di tutto lungo le strade
Vico Equense - Adesso per raggiungere la marina di Vico c’è soltanto una scelta: percorrere via Cristoforo Colombo. La scorciatoia, via Vecchia Marina, è chiusa da molti anni perché pericolosa. La stradina, stretta tra muretti e case, è sbarrata ed è invasa da monnezza. Penzolano persino fili elettrici e parte di roccia è franata. Anche via Castello Marina è chiusa per un restyling con i soldi di Città metropolitana. Mi incammino per la strada che porta il nome del navigatore ed esploratore italiano tra i più importanti protagonisti delle grandi scoperte geografiche europee a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Senza caravelle, solo con scarpe da jogging, salpo tra i tornanti, come un Cristoforo Colombo qualunque del terzo millennio. Non scopro nuovi mondi, ma l’inciviltà delle persone e la brutale pratica dell' abbandono dei rifiuti. Al di sotto di uno degli ultimi tornanti, dietro un muretto rotto, si vede chiaro una scaletta per una barca, bottiglie, buste, un pallone e altri rifiuti (CLICCA QUI). Una mini discarica. Ancora vandali dell'ambiente. La strada comunale conduce al borgo della marina di Vico, un luogo splendido, una risorsa che potrebbe essere sfruttata meglio. Più volte scempi del genere sono stati denunciati e passati nel disinteresse generale. La lotta alle discariche abusive deve essere gestita con maggiore impegno così da recuperare aree altrimenti compromesse per sempre.
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