domenica 10 luglio 2022

Castellammare. Messa in sicurezza del Faito. Sbloccato l`iter del progetto

Completate le indagini nel sottosuolo per l'intervento da 10 milioni. L'obiettivo dei commissari è pubblicare la gara agli inizi del 2023 

Castellammare di Stabia - Passi in avanti per la messa in sicurezza del Monte Faito: sono state intatti completate le indagini nel sottosuolo da parte della ditta che dovrà realizzare il progetto finalizzato a eliminare il pericolo frane che incombe sulla zona collinare e del centro antico di Castellammare di Stabia. La tabella di marcia del piano, che prevede complessivamente interventi per 10 milioni di euro (finanziati dal Ministero) fa segnare comunque un ritardo di sei mesi rispetto al cronoprogramma. Ma prima l'emergenza causata dalla pandemia di Covid 19 e poi alcune criticità tecniche hanno costretto gli esperti che stanno studiando il progetto a rallentare i tempi rispetto a quanto previsto inizialmente. 1 commissari anticamorra che si sono insediati a Palazzo Farnese dopo lo scioglimento del consiglio comunale e la conseguente caduta dell'amministrazione Cimmino, hanno inserito tra le priorità della loro azione amministrativa proprio l'eliminazione del rischio idrogeologico del Monte Faito. L'obiettivo è quello di arrivare a completare la prima fase dell'iter, ovvero la progettazione definitiva ed esecutiva, entro la fine del 2022, in modo da far partire il bando per l'aggiudicazione dei lavori già all'inizio del prossimo anno.


 

Un'opera fondamentale per il futuro di Castellammare, perché oltre a garantire la sicurezza di migliaia di persone, ci sarà anche l'opportunità di riaprire la strada che collega la città con la vetta della montagna, interdetta ormai da molti anni proprio a causa del rischio frane. Intanto, nei giorni scorsi, il Comune ha versato il contributo necessario all'Ente Parco dei Monti Lattari per avere il parere definitivo sul progetto di riqualificazione di viale Ippocastani, ovvero la strada di accesso alla Reggia di Quisisana. Il progetto finanziato dalla Regione Campania è già pronto da tempo, ma la burocrazia ha bloccato un'opera importante per la valorizzazione di un polo culturale come il Museo Libero D'Orsi. In un Palazzo Reale, tra l'altro, interessato da numerosi progetti finanziati con i fondi europei che consentiranno di realizzare anche il museo civico di Castellammare, un caffè letterario e di valorizzare i giardini della Reggia. (t.v. da Metropolis)

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