Napoli - “Il PTM è uno strumento importante perché ha una prospettiva molto lunga, e perché rappresenta quello strumento di quadro all’interno del quale interverranno poi le pianificazioni comunali. E lo è ancor di più in questa fase perché ora stiamo realizzando tanti investimenti legati al PNRR e, quindi, la coerenza delle scelte con la visione pianificatoria diventa fondamentale per costruire l’area metropolitana del futuro. Si tratta di uno sforzo molto grande, nell’ambito di un lavoro di coprogettazione, copianificazione e di consultazione di tutte le forze positive della nostra area metropolitana con l’obiettivo di fare in modo che questo strumento non sia solo condiviso ma veramente efficace”. È stato presentato questo pomeriggio dal Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi, ai Sindaci dei Comuni dell’area metropolitana il PTM, il Piano Territoriale Metropolitano che disegnerà il futuro dell’intera area per i prossimi anni. “Il nostro territorio ha tante anime – ha proseguito il Sindaco Metropolitano nel corso dell’evento, che si è tenuto questo pomeriggio nell’aula consiliare di Santa Maria la Nova, affollata per l’occasione - anche se ha una forte identità: noi abbiamo la necessità di mettere insieme le sue tante vocazioni, da quella turistica a quella storica a quelle più strettamente produttiva, agricola, naturalistica, che ci consentiranno poi di avere un progetto di Città Metropolitana veramente condiviso e fortemente identitario”. Manfredi ha poi rivolto la sua attenzione alla progressiva riduzione della popolazione che sta interessando e interesserà, secondo le previsioni, nei prossimi anni l’area metropolitana partenopea: “Noi stiamo vivendo un forte calo demografico, legato da un lato alla denatalità, dall’altro alle forti migrazioni che ci sono, soprattutto tra la popolazione più giovane e istruita.
Avere un piano di sviluppo che guardi alla crescita economica ma anche alla vivibilità dei nostri territori è un prerequisito per diventare luogo di arrivo e non luogo di partenza”. All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, il Vicesindaco metropolitano, Giuseppe Cirillo, il Consigliere metropolitano delegato all'Urbanistica, Giuseppe Bencivenga (cui il Sindaco Manfredi ha affidato il compito di curare la redazione del Piano), il Presidente della Commissione Ambiente, Pianificazione Territoriale e Urbanistica della Città Metropolitana, Giuseppe Sommese, l’Assessore all’Urbanistica della Regione Campania, Bruno Discepolo, Laura Lieto, Vicesindaca e Assessore all’Urbanistica del Comune di Napoli, Pasquale Gaudino, Coordinatore dell'Area Pianificazione Strategica della Città Metropolitana, e Giovanni Cafiero, Coordinatore del raggruppamento di imprese incaricato dell'attività di supporto alla redazione del PTM. Presenti i Consiglieri Metropolitani Marco Del Prete, Antonio Caiazzo, Luciano Borrelli - Consigliere della Città Metropolitana di Napoli, Felice Sorrentino, e tanti Sindaci e amministratori del territorio, rappresentanti del mondo associativo e accademico e delle categorie.
Aperta la fase di ascolto, partecipazione e condivisione
È partita ieri, quindi, la fase di ascolto, partecipazione e condivisione che coinvolgerà a vario titolo enti locali, realtà di cittadinanza attiva e la popolazione che vive quotidianamente il territorio e che condurrà alla stesura e all’approvazione definitiva. Altri incontri sono previsti, in 5 diversi comuni, il 13, 14, 15, 21 e 22 marzo prossimi. Anche a partire dai contributi che emergeranno in questa fase di ascolto e dai risultati del Forum Metropolitano, che si è invece tenuto questa mattina, si giungerà alla elaborazione del Piano che sarà prima adottato e pubblicato per consentire ai diversi soggetti interessati di avanzare osservazioni, e poi approvato definitivamente insieme al Rapporto Ambientale prodotto nell'ambito della VAS.
Il PTM – LA SCHEDA
Il Piano Territoriale Metropolitano, curato dalla Direzione Pianificazione Territoriale della Città Metropolitana in collaborazione con il RTI coordinato dalla Telos e il CRISP, Centro di ricerca Interdipartimentale sulla “Earth Critical Zone” dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha il compito di disegnare il futuro dell’area metropolitana - che va dai Campi Flegrei a Massalubrense, dal mare con le sue isole e la sua costa all’entroterra nolano, passando per il Vesuvio - per i prossimi anni. Coinvolge tutti i 92 comuni, offrendo loro non solo una cornice di indicazioni per governare il proprio territorio comunale, ma anche e soprattutto una visione strategica per quelle componenti che travalicano naturalmente i confini amministrativi: aree naturali e di pregio, beni culturali e di valore identitario, infrastrutture di comunicazione materiale e immateriale di interesse prioritario, grandi attrezzature di interesse metropolitano. Il Progetto Preliminare, presentato ieri, è un documento prodromico al Piano con cui la Città Metropolitana aggiorna il quadro conoscitivo del territorio, cioè scatta una fotografia a 360° sull’esistente, raccogliendo tutte le indicazioni e le previsioni dei Piani sovraordinati che provengono dalla Regione e dallo Stato, e su questa foto elabora uno scenario su quello che avverrà nei prossimi anni. Il Piano prevederà un insieme di regole e direttive per i Piani Urbanistici Comunali (PUC), e stimolerà una progettualità comunale coerente con le strategie e le linee di azione di interesse metropolitano, favorendo, ad esempio, interventi di rigenerazione di suoli già urbanizzati rispetto a interventi che comportano nuovo consumo di suolo.
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