di Titti Esposito da Il Mattino
Sant’Antonio Abate - Sulle acque del fiume Sarno non solo agenti inquinanti e rifiuti. Da domani navigherà anche il "lontro". L'antica imbarcazione fluviale a fondo piatto - viste le acque molto basse del fiume - solcherà le acque del rivo Marna, dopo essere stata restaurata. Lo annuncia entusiasta con un post sui social il primo cittadino di Sant'Antonio Abate, Ilaria Abagnale. «Sono molto lieta che il 4 maggio, alle 11, il Consorzio di Bonifica concederà al nostro territorio un'opportunità straordinaria dal punto di vista turistico e ambientale - scrive il sindaco di Sant'Antonio Abate - con la donazione all'associazione Vivi...amo il Marna di un "lontro" restaurato, una tipica imbarcazione fluviale del Fiume Sarno e dei suoi affluenti, che sarà collocato proprio il prossimo giovedì fra le acque del Rivo Marna».
LA TESTIMONIANZA
Il sindaco continua: «Il "lontro" rappresenta un'importante testimonianza delle culture antropiche della valle del Sarno e la sua presenza sarà un ulteriore motivo di attrazione turistica per il nostro territorio.
Grazie alla collaborazione tra il Consorzio di Bonifica, l'Associazione Vivi...amo il Marna e la nostra amministrazione comunale, siamo riusciti a creare un'opportunità unica per il nostro territorio, che ci permetterà di valorizzare e proteggere ancora di più la bellezza e la fragilità del nostro ambiente, a beneficio dei cittadini tutti. Rivivremo l'emozione di vederlo nuovamente galleggiare fra le sponde del nostro canale, come durante i brevi tratti di navigazione che avvenivano tanti anni fa e immortalati in alcune foto storiche, che ci motivano ancor di più nel tener fede all'impegno a preservare e riqualificare una delle aree a nostro patrimonio più belle in assoluto».
LE REAZIONI
Entusiasti dell'iniziativa sia i più anziani che i giovani. «Il fiume Sarno è parte della storia del nostro comprensorio - dice un giovane universitario - speriamo di vederlo pulito e non più inquinato, a breve». Ricorda il tempo che fu un'anziana signora. «Tanti anni fa la vita semplice e la mancanza di rifiuti ci facevano godere del paesaggio e della bellezza di queste acque, questa barchetta era nei racconti di mia madre. Poi l'ambiente deturpato ha avuto la meglio. Questi progetti ci riempiono il cuore e ci danno speranza».
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