Primarie a rischio credibilità: lo spettacolo offerto dalla Campania, per la formazione delle liste, specie quelle dell’area veltroniana, “è stato poco edificante”. E’ amareggiato l’europarlamentare Gianni Pittella, coordinatore nazionale della campagna di Enrico Letta, tra i primi a scommettere sul Partito democratico: “Questo clima avvelenato può avere un’unica spiegazione — dice — l’ansia ossessiva di mantenere un sistema di controllo anche all’interno del Pd. E non riesco ancora a spiegarmi perché, di fronte alle tante possibilità di scelta che Ds e Margherita hanno avuto - un candidato più giovane come Enzo Amendola o una personalità del mondo scientifico-accademico come Eugenio Mazzarella - si sia invece preferito insistere in una lotta di potere con la testa rivolta al passato”. E a chi, come Tino Iannuzzi, invita gli sfidanti a mettere una pietra sopra le polemiche, per passare al confronto sulle proposte, Pittella replica secco: “Prima dobbiamo decidere quale partito vogliamo in Italia e in Campania. Questo è il punto: lo strumento è essenziale almeno quanto il contenuto. E noi pensiamo a un partito aperto, un partito in cui primeggi la meritocrazia”... clicca sul titolo continua
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