venerdì 13 giugno 2008

La base elettorale della sinistra? Non cambia. Dal 1948 è ferma a circa il 25%

Se si trattasse soltanto della storia elettorale di un comune vesuviano, potremmo tranquillamente archiviare questo volume nella categoria delle curiosità locali. Ma non è così. Mentre all'interno dei partiti (soprattutto tra gli sconfitti) si fa l'analisi dell'ultima tornata elettorale, qui abbiamo una ricostruzione di come si aggrega il consenso politico all'interno di una comunità meridionale. Con un occhio di riguardo alle fortune (alterne) della sinistra, di cui l'autore, Luciano Esposito, è storico militante, prima nel Pci, poi nel Pds/Ds, nei cui ranghi ha ricoperto la carica di consigliere provinciale, a Napoli, fino al 1999. Le conclusioni di Esposito mostrano una sorprendente analogia rispetto a quanto hanno dimostrato studiosi di caratura nazionale, tra tutti Ilvo Diamanti su Repubblica, qualche settimana fa: la base elettorale della sinistra è sostanzialmente immutata, dal punto di vista numerico e territoriale, dal 1948 a oggi. Il volume è intitolato ironicamente «La Somma di voti ed ex voti», dove la somma è ovviamente il totale, ma è anche Somma Vesuviana, il comune di cui si discute. Non un posto qualsiasi nella storia del socialismo italiano, dato che da qui è nato il percorso politico di Francesco De Martino… CONTINUA

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