lunedì 16 giugno 2008

La giunta sembra un souk

Regione Campania - «Ho abbandonato la riunione di giunta perché un provvedimento di variazione di bilancio del mio assessorato non è stato portato all’approvazione formale». Lo scrive sul suo blog l’assessore al Turismo Claudio Velardi che chiede un miglior coordinamento dell’esecutivo dopo aver avuto un diverbio con l’assessore al Bilancio Mariano D’Antonio. «Se ne discuteva da settimane tra gli uffici - racconta Velardi a proposito della delibera rinviata -. Erano stati superati tutti i problemi di natura formale e giuridica che ogni delibera porta con sè, la sera prima mancava la firma di un dirigente. Avevo allertato il vicepresidente della giunta, che mi aveva assicurato che il problema sarebbe stato risolto. Poi sono arrivato in giunta e non ho trovato la delibera tra quelle da approvare. Poco male, mi hanno detto, la prossima volta sarà approvata. No, le cose non possono andare così». L’assessore al Turismo è molto critico. «In un consesso che funzioni - dice - l’attività si programma, le delibere si preparano per tempo. I funzionari lavorano con i tempi giusti, non sono loro a dettare i tempi. Chi governa fa le scelte, i dirigenti sono tenuti ad applicarle con solerzia e professionalità, non ritardano o boicottano se una cosa non gli va a genio. Naturalmente, perché le cose vadano in questo modo, è necessario che chi governa abbia autorevolezza e riesca a motivare gli apparati. Io ho un ottimo gruppo di dirigenti (me li sono ritrovati, merito di chi mi ha preceduto), che fa il suo lavoro con passione, produce anche con grande rapidità. Ho l’impressione che in altri assessorati le cose non vadano allo stesso modo». Velardi fa sapere che proporrà semplici correttivi. Il primo: decidere, in giunta, i titoli delle delibere che andranno in discussione nella seduta successiva; il secondo: lavorare, nei giorni seguenti, per perfezionarle; il terzo: darle in visione a tutti gli assessori il giorno precedente la seduta di giunta; il quarto: non procedere, se non in casi straordinari, all’approvazione di delibere fuori sacco. «Così - conclude Velardi - si eviterà l’effetto souk». (Il Mattino)

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