domenica 1 giugno 2008

L'Ue boccia il decreto Berlusconi?

A Bruxelles il portavoce della commissione si trincera dietro un "no comment" alla notizia riportata dal sito di "Valori", mensile di economia sociale e finanza etica, secondo la quale la Direzione Generale Ambiente della Commissione europea avrebbe bocciato, nella serata di venerdì, il decreto rifiuti approvato dal Consiglio dei ministri a Napoli il 21 maggio scorso. Secondo le indiscrezioni di "Valori" i funzionari della Direzione generale Ambiente, avrebbero giudicato il provvedimento in contrasto con la normativa comunitaria in materia di trattamento e smaltimento dei rifiuti.Sempre secondo "Valori" i tecnici avrebbero sollevato le loro obiezioni direttamente ai rappresentanti del governo italiano a Bruxelles, indicando i punti critici del decreto. Va detto che il parere della Commissione europea non è vincolante per il governo di un Paese membro. Naturalmente, però, qualora Berlusconi e suoi ministri decidessero di andare avanti e di non ascoltare i rilievi dell'Ue, si aprirebbe una procedura d'infrazione contro l'Italia. E sarebbe la seconda volta: il nostro Paese è già in procedura d'infrazione, e sempre per lo scandalo dei rifiuti. Comunque, gia' all'indomani dell' approvazione del decreto, l'Ue aveva espresso dei dubbi. "I provvedimenti non risolvono i problemi strutturali", aveva detto la portavoce dell'esecutivo comunitario Barbara Heifferich, che aveva aggiunto: "Speriamo molto che le misure applicate finora risolvano il problema contingente, ma i problemi strutturali ancora non li ha risolti e speriamo che l'Italia decida al piu' presto misure per piani di gestione adeguate". (Rainews 24)

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