martedì 14 aprile 2009
Stabia “Wi-Fi”: «Pericolo di inquinamento elettromagnetico».
Castellammare di Stabia - «Pericolo inquinamento elettromagnetico nella città delle acque» è l’allarme lanciato dai giovani del Circolo della Libertà di Castellammare di Stabia, dopo che l’amministrazione comunale ha lanciato il progetto “Stabia – Wi Fi” che prevede la creazione, sulla zona costiera, di una rete che utilizza quella particolare tecnologia (Wireless Fidelity) che permette di creare reti locali senza fili (Wireless Local Area Network-WLAN), nelle quali computers dotati di particolari adattatori di rete possono collegarsi ad internet gratuitamente. «La tecnologia “Wi Fi” – spiega Massimiliano Zurlo (foto), responsabile del movimento giovanile – utilizza una radiazione elettromagnetica a microonde, che in altri paesi dell’Europa è stata oggetto di numerosi interventi governativi che addirittura ne hanno vietato o limitato l’uso. E’ il caso della Francia - continua -, dove nel dicembre 2007, a seguito di un progetto varato dalla giunta Delanoé, che aveva previsto l’istallazione di 225 centraline “Wi FI”, gli impiegati di quattro biblioteche hanno cominciato a sentirsi male ed il comune fu costretto a bloccare l’iniziativa. In Germania – aggiunge - il Wifi è stato vietato in tutte le scuole di Francoforte ed il governo Merkel ha chiesto espressamente ai tedeschi di privilegiare l'accesso via cavo. In Canada – continua - il rettore dell'Università di Lakehead (Ontario) ha disattivato tutte le centraline Wifi, perché, a suo avviso, le onde elettromagnetiche provocano disturbi comportamentali, ostacolano le funzioni cognitive, favoriscono lo stress, interferiscono con le onde cerebrali. In Inghilterra invece – aggiunge - gli insegnanti hanno chiesto la sospensione del segnale nelle scuole dopo che una inchiesta della Bbc ha dimostrato che il campo magnetico in un'aula equipaggiata con Wifi era tre volte più potente di quello emesso da un ripetitore Gsm. Alla luce di tutto ciò, è necessario evitare di disseminare onde elettromagnetiche in tutta la città». Preoccupato dalla vicenda anche Antonio Sicignano, presidente del Circolo della Libertà di Castellammare di Stabia e vicepresidente regionale del movimento della Brambilla. «Il problema – spiega - non si pone per il Wifi ad uso domestico, ma solo nelle ipotesi in cui lo stesso segnale copre zone più vaste. Sia ben chiaro che nessuno vuole alimentare una psicosi, ma, considerato che, allo stato attuale non vi sono studi scientifici risolutivi in argomento, è necessario che dall’amministrazione comunale siano presi i dovuti accorgimenti per evitare l’acutizzarsi di un dannoso inquinamento elettromagnetico. Anche l'O.M.S., nel suo documento “2006 WHO Research Agenda for Radio Frequency Fields”, sottolinea la necessità di una ricerca che documenti la rapida evoluzione dell'uso della comunicazione senza fili e degli effetti della esposizione ai campi elettromagnetici delle differenti parti del corpo (specialmente nei bambini e nei feti), incluse le esposizioni multiple dovute a sorgenti diverse».
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4 commenti:
Ma possibile che sicignano & co. non perdano mai occasione per dar fiato alla bocca fugando ogni dubbio sulla loro becera ignoranza?
E' sufficiente girare con un portatile o un telefonino compatibile Wi-Fi per scoprire che le nostre strade sono già invase dai segnali delle reti private delle abitazioni e degli uffici. Per non parlare dei cordless che tutti noi abbiamo in casa (penso anche lo stesso sicignango) e che, per sua informazione, lavorano sulla stessa frequenza e alla stessa potenza del wi-fi. E tralasciamo la rete cellulare per non dilungarci troppo.
Incredibile che in tutto questo marasma di onde elettromagnetiche al sicignano e ai suoi giovani sodali dia fastidio giusto il segnale che il comune di c/mare, ha deciso di distribuire libero e gratuito per tutti come accade nei parchi e nei giardini pubblici di mezzo mondo. Possibile che in questo paese ogni spinta verso la civiltà e il progresso debba essere contestata, non si capisce su quali basi, per mera polemica politica? Che tristezza.
Anonimo mi spiace contraddirti ma se è vero che le nostre strade sono invase già da segnali wi-fi si tratta pur sempre di segnali deboli e non dannosi come quelli che una emissione ad ampio raggio produrrebbe. I primi sono generati da piccoli impianti casalinghi o aziendali mentre quelli ad ampio raggio sarebbero molto più potenti.
Anche io credo che sia un utile servizio quello del wi-fi ma non credo che questo faccia di un paese un paese "civile" , a mio parere altre sono le caratteristiche che determinano la civiltà.
Su questo tpo di onde (come anche su quelle dei telefoni cellulari) non ci sono studi di lungo periodo, quindi si può, per adesso, dire tutto il male e tutto il bene possibile.
Ciao
Caro anonimo,
innanzitutto ti ringrazio per la risposta.
Non c'è dubbio che sulla questione dell'inquinamento elettromagnetico ci sia ancora da studiare.
E' altresì palese, però, come la critica mossa all'iniziativa del comune di c/mare paia ben poco costruttiva e molto raffazzonata: più da bar che da rivista scientifica direi. Si nota subito come si critica l'applicazione del Wi-Fi su larga scala portando ad esempio casi di presunti disturbi causati da reti utilizzate in piccoli ambienti (si parla di biblioteche e aule) e inoltre non si fa alcuna menzione a come l'impianto in questione sarà realizzato: un'unica antenna di potenza elevata o una serie di access point a bassa potenza sapientemente distribuiti su tutta l'area? Penso ti sia chiaro che le situazioni sarebbero ben diverse.
Sulla questione della civiltà poi, perdonami, ma se non è un atto di civiltà distribuire internet gratis a tutti (come, ripeto, già accade nei giardini pubblici di mezzo mondo) allora fatico a capire cosa intendi per civiltà: forse l'inaugurazione di un bel casinò?
Saluti,
S.P.
Ma per carità, trovo il gioco d'azzardo (compreso il fintamente innoquo gratta e vinci) spregevole soprattutto per le ripercussioni che ha sulla vita delle persone.
Detto questo penso che fornire internet gratuitamente sia elemento fondamentale per eliminare il digital divide. E' anche vero però che si potrebbe, vista la tendenza europea, offrire questo servizio anche su cavo, magari fornirlo in ogni condominio piuttosto che in riva al mare. Cosa cambierebbe? Poco penso io.
Inoltre se hai bisogno di internet gratis perchè non puoi permettertela probabilmente non hai i soldi per comprare un portatile o un telefonino wi-fi.
Ho studiato qualche testo che parla di sviluppo economico e ho trovato parecchi indici interessanti che misurano la "civilta'" di un paese.
Ma mi spiace non ve ne è nessuno che parli di wireless.
Grazie per la chiacchierata.
A presto.
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