giovedì 6 agosto 2009

Pd, Sommese con Amendola

Altro strappo nell´area Franceschini: il consigliere regionale va con il candidato di Bersani

Sommese ha scelto Amendola. L´ultimo incerto fra i “grandi elettori” nel Pd campano, il consigliere regionale forte di 94 mila voti alle ultime elezioni europee, scioglie la sua riserva. Lo fa senza pronunciarsi apertamente, senza mai citare Leonardo Impegno e lanciando viceversa un appello al suo candidato preferito: stesso metodo adottato nei giorni scorsi dagli altri “dissidenti” dell´area Franceschini, vale a dire coloro i quali stanno con una mozione al congresso nazionale (Piccolo, Mosella, Cuomo e i sindaci dell´area moderata) e con il rappresentante di quella avversaria in campo regionale. «Vorrei che Amendola», dice Sommese, «chiarisca quali sono le alleanze che immagina per le prossime elezioni regionali; quale ruolo e funzione pensa per una concreta valorizzazione delle autonomie locali, e attraverso quali percorsi intende avvicinare quel vasto mondo dell´associazionismo cattolico e quei partiti e parti sociali che hanno una forte assimilabilità con la nostra anima popolare». Come con Piccolo e Mosella, Amendola accoglie l´appello dopo qualche ora: «Sarà mia intenzione presentare la candidatura con spirito inclusivo e lavorando sodo sui contenuti». Sommese sente «di interpretare il sentimento di una vasta area del Pd che non è per nulla affascinata da una estenuante battaglia congressuale». Tre candidature (c´è anche Franco Vittoria, per la mozione Marino) gli sembrano troppe, e pure lui si sbarazza del «rischio di un aspro confronto troppo incentrato sul dualismo bassolinismo-antibassolinismo». Dunque stanno tutti insieme gli avversari di una volta: da Mazzarella a Piccolo, da De Luca a Bassolino, da Montemarano a Sommese. Sostegno anche dai giovani Di Marzio e Falcone, che si svincolano dall´area Nicolais, e attraverso «il progetto di Letta all´insegna delle parole futuro, merito e modernità» vanno al congresso schierandosi con Bersani e Amendola, al quale chiedono però «una più accentuata autonomia politica e indipendenza di scelte strategiche». (di an. car. da la Repubblica Napoli)

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