domenica 18 aprile 2010
Comunisti contro comunisti
Regione Campania - Leggo su Liberazione, l'analisi del voto, del compagno Jacopo Renda, del Comitato politico nazionale Prc. In poche parole spiega il dirigente comunista "non bastano le 3 settimane di campagna elettorale alternativa al centrosinistra per cancellare 17 anni di governo e partecipazione del Prc alle giunte della Regione, della Provincia e del Comune." "Questi anni di corso del centrosinistra - aggiunge - infatti ci consegnano un crollo del livello di vita della popolazione campana del quale il nostro partito viene ritenuto responsabile quanto il Pd. Dal 2005 ad oggi si sono persi 174mila posti di lavoro, il tasso di occupazione è calato del 5% e l’occupazione femminile è ai tassi più bassi a livello nazionale..." Tra le tante cause che hanno portato ad un risultato deludente del candidato presidente Ferrero e della stessa Federazione della Sinistra "c’è anche il nostro ex assessore Corrado Gabriele che per anni ha costruito un sistema clientelare basate sull’enorme peso che può avere in una regione come la Campania la gestione delle migliaia di miliardi che ruotano attorno al business della formazione professionale. Corrado Gabriele fino agli ultimi giorni prima del suo passaggio come indipendente nelle liste del Pd non solo non è stato ostacolato ma ha goduto del sostegno del partito regionale e della stessa segreteria nazionale del Prc. Gabriele ha costruito un partito nel partito basato sull’intreccio tra politica ed affari portando con sé nel Pd oltre 17mila preferenze mentre il totale dei voti di lista della Federazione ha superato di poco i 23mila voti." Ce n'è anche per Sinistra e Libertà "è parte integrante di questo sistema di potere come dimostra non solo il suo sostegno alla candidatura di De Luca ma anche il fatto che. per la seconda volta consecutiva elegge due socialisti e consegna la sua testa di lista ad un imprenditore del settore dei servizi sociali, perfettamente inserito nella politica degli appalti al ribasso cresciuti all’ombra dello smantellamento dei servizi pubblici, tutto sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori, che più volte si sono trovati ad animare vertenze perché non gli viene corrisposto per mesi il loro già misero salario."
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