Regione Campania - «In Regione ci sono diritti da tutelare, ma anche abusi da estirpare. Per uscire dallo stallo è utile un confronto senza rivendicazioni antiche e nuove». È durissimo l´attacco di Luisa Bossa, componente del Partito democratico in commissione parlamentare antimafia, contro i dieci anni di gestione Bassolino in via Santa Lucia. La Bossa parla di “abusi da estirpare” e frantuma così la compattezza del fronte bassoliniano dopo l´uno-due dell´ex presidente che nell´ultima settimana aveva schierato la vecchia giunta contro le prime mosse del successore Stefano Caldoro appena questi ha cancellato gli atti dei suoi ultimi nove mesi segnati dallo sforamento del patto di stabilità dei conti in Regione. Una polemica esplosa intorno ai dirigenti esterni, con contratto garantito da Bassolino fino al prossimo 31 dicembre, e ai consulenti. I primi licenziati da Caldoro nella riunione di venerdì scorso, i secondi in lista di sbarco dopo la decisione della stessa giunta, sempre sulla base delle disposizioni contenute nella manovra del governo, di avviare un censimento non solo in Regione ma anche negli enti collegati. Decisioni che hanno spinto Bassolino prima a ricorrere al Tar assieme ai suoi ex assessori e poi a definire Caldoro una “nullità”, con quest´ultimo che parlando con il suo staff ha sottolineato come la colpa di tutto ciò sia esclusivamente di Bassolino e del buco ereditato di circa due miliardi di euro tra il deficit della sanità e lo sforamento del “Patto di stabilità”. E ora le accuse di Luisa Bossa. Che il fronte bassoliniano non fosse compatto, comunque, lo ha dimostrato anche lo sfogo del suo ultimo capo della segreteria in Regione, Guglielmo Allodi, che per ottenere un´adesione dal capogruppo regionale Giuseppe Russo ha dovuto minacciare sabato scorso le dimissioni dal Pd. Ieri la risposta di Russo: «Ritengo che, tra le tante emergenze campane, quella dei dirigenti della Regione non fosse la questione prioritaria. La solerzia di Caldoro e della sua giunta mostra perciò un accanimento sospetto. Chiederemo un incontro ai dirigenti per stabilire iniziative comuni a difesa e tutela dei loro diritti». Allodi insiste e incalza anche i dirigenti del partito: «Prendo atto delle positive affermazioni del capogruppo regionale, ma è venuto il momento di costruire immediatamente, partendo da questa brutta vicenda della revoca dei dirigenti esterni, un´opposizione seria verso l´opinione pubblica, responsabile nei confronti degli interessi regionali e integerrima dal punto di vista etico. Spero che anche il partito regionale intenda unirsi al gruppo consiliare, ai parlamentari e alle personalità che stanno dimostrando sensibilità riguardo alla vicenda dei dirigenti per mettere in campo un´azione compatta a tutela della legalità e dei diritti». Ma la parlamentare Luisa Bossa non ci sta: «Il dibattito che si sta svolgendo intorno alla vicenda dei dirigenti esterni della Regione lo considero ininfluente per il futuro della Campania. Sono ben altre le priorità da affrontare». (di Ottavio Lucarelli da la Repubblica Napoli)
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