lunedì 14 giugno 2010

Ultraleggero precipitato, localizzato corpo del pilota in cabina

Sguardo fisso sul mare, l’angoscia dei familiari

Vico Equense - Il corpo di Mario Maresca, 63 anni, precipitato con il suo ultraleggero il 6 giugno scorso è stato individuato all'interno del relitto che si trova a cento metri di profondità al largo di Punta Scutolo. I rilievi fotografici effettuati in profondità dai vigili del fuoco di Napoli hanno consentito di localizzare il cadavere all'interno della cabina del velivolo. Al rinvenimento si è giunti in seguito a ricerche eseguite con sonar e l'apparecchiatura Rov in dotazione ai vigili. Questa mattina, dopo l'ok della magistratura, cominceranno le operazioni di recupero. Alle operazioni partecipano, oltre ai vigili del fuoco di Napoli, anche specialisti dei nuclei sommozzatori dei vigili di Reggio Calabria, Roma e Milano, e gli uomini della Guardia Costiera. Mario Maresca, appassionato di volo spesso sorvolava la Costiera sorrentina. Il 6 giugno si era levato in volo alle 10 del mattino. Intorno alle 11,30 il fratello della vittima l'aveva avvistato dalla sua casa a Sorrento con un cannocchiale; poi più niente. Testimoni oculari avevano visto l'apparecchio in difficoltà sorvolare l'abitato per dirigersi in mezzo al mare. Probabilmente Maresca si era reso conto di qualche anomalia al motore e aveva dirottato il mezzo in un luogo non affollato di bagnanti. L’attesa è stata vissuta con comprensibile angoscia dalla famiglia Maresca. Per ironia della sorte, il pilota 63enne abitava in via Caracciolo, proprio di fronte al luogo della tragedia. Dal terrazzo della casa del centro storico di Meta la moglie è rimasta costantemente affacciata sperando di poter individuare da lontano indicazioni utili per il ritrovamento del proprio congiunto. Tra i tanti particolari che hanno caratterizzato l’incidente, emersi in questi giorni di attesa, una circostanza alimenta la rabbia dei familiari: Mario Maresca aveva una solida passione e una esperienza di volo di almeno cinque anni, ma era la seconda volta che pilotava l’aereo acquistato un mese fa in Friuli. Padre di due figli, Alberta e Mariano, Mario Maresca, dopo la pensione, trascorreva il tempo libero con i sei nipotini, lasciandosi uno spazio privilegiato per la passione per il volo. «Era una persona riservata ma di grande cordialità. Qui purtroppo lo si vedeva poco, considerati anche i suoi molteplici interessi che lo portavano spesso fuori», ricordano i vicini. Domenica scorsa, il fratello fratello Paolo che lo seguiva dal terrazzo dell’abitazione nel borgo collinare di Casarlano fu il primo a preoccuparsi quando lo perse dall’obiettivo del binocolo. (Tratto da il Mattino)

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