Sorrento - Arrestato nella metropoli partenopea dopo una indagine durata tre mesi in seguito ad un furto perpetrato con il classico metodo del filo di banca presso l’ufficio postale di Meta di Sorrento dove aveva letteralmente strappato di mano ad una donna una busta contenente denaro contante per mille euro. A finire in manette è stato Gaetano Marra, un 50enne di Napoli, al quale il nucleo operativo radiomobile diretto dal luogotenente Camillo Bernardo e coordinato dal capitano Massimo De Bari della compagnia dell’Arma di Sorrento ha notificato l’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Torre Annunziata. L’accusa è quella di furto con strappo in concorso con altri due complici, al momento non ancora identificati, realizzato il 16 settembre scorso ai danni di una 43enne che prima di recarsi in spiaggia si era portata all’ufficio postale di Meta di Sorrento per eseguire dei pagamenti. La donna, una 43enne di Torre Annunziata, aveva effettuato il prelievo di mille euro in denaro contante presso una banca di Castellammare di Stabia senza però accorgersi di essere tallonata da tre persone, tra queste Gaetano Marra, che servendosi di una macchina e di uno scooter l’avevano seguita per 20 chilometri fino all’ufficio postale del comune costiero. Il tempo di scendere dall’auto che la 43enne si è vista strappare di mano da uno dei tre complici la busta contenente i mille euro, poi il trio si è immediatamente dileguato utilizzando contemporaneamente lo scooter e l’automobile con i quali erano giunti in costiera. Ci sono voluti tre mesi di indagini svolte dai carabinieri di Sorrento che hanno passato a setaccio le immagini delle telecamere a circuito chiuso della banca stabiese, dove la 43enne si era recata per il prelievo del denaro, unitamente a quelle della statale 145 sorrentina nel tratto compreso tra Vico Equense e Meta di Sorrento e dei tratti cittadini percorsi dai malviventi. L’operazione ha consentito ai carabinieri di ricostruire per intero il tragitto dei tre complici fornendo i dettagli all’autorità giudiziaria che ha in seguito emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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