mercoledì 28 marzo 2012

Il Senatore Raffaele Lauro scrive al Sindaco di Massa Lubrense Leone Gargiulo

Caro Sindaco,
ho letto il verbale della seduta del Consiglio Comunale di Massa Lubrense, dedicata alla questione dell'apertura della sala giochi a S. Agata. Il resoconto del Tuo intervento, in merito alla telefonata tra noi intercorsa sul problema, non appare esaustivo dei contenuti della nostra ampia e preoccupata conversazione. Sul punto, tuttavia, per ora, non intendo scendere nei dettagli, anche perché sono in corso approfondimenti degli organi istituzionali, e mi riservo di farlo, qualora necessario, dopo che mi sarà pervenuta la risposta del ministro dell'Interno alla mia articolata interrogazione, che riguarda la presenza massiccia di sale giochi in tutta la Penisola Sorrentina. Mi limito solo a ricordare che definisTi la decisione amministrativa assunta, come necessitata, ineluttabile ed imputabile alla dirigenza amministrativa e, quindi, non contrastabile da parte del Sindaco e dell'Amministrazione Comunale.


Sulla Tua requisitoria, fatta in Consiglio, contro i governi di tutti i colori, di centrodestra e di centrosinistra, nell'avere dilatato all'infinito il mercato del gioco in Italia, senza regole chiare e controlli, non posso che essere d'accordo con Te, perché, come è noto anche alle pietre, è la mia battaglia, all'inizio portata avanti in totale solitudine, da almeno sei anni, con la precisazione, tuttavia, che la responsabilità di questa situazione può essere imputata a tutti, tranne che a me, come potrebbe essere equivocato, maliziosamente, dal Tuo intervento, almeno come riportato in verbale. I miei scontri con Tremonti ed, ora, con Monti, il lavoro fatto nel comitato antiriciclaggio, le relazioni dell'antimafia, i voti unanimi del Senato sull'urgenza delle mie proposte, le mie dichiarazioni quotidiane contro il gioco d'azzardo e senza riguardi per nessuno, il pericolo al quale mi sono esposto e mi espongo contro lobby potentissime e pericolose, collegate organicamente alla criminalità organizzata, impongono questa precisazione. Le comunità locali e le famiglie, stremate dalla crisi economica, pagheranno caramente, in termini morali, economici e sociali, la diffusione incontrastata sul territorio del gioco d'azzardo, senza regole e senza controlli, con ulteriore inquinamento delle nuove generazioni, già esposte alla piaga della droga. Questa grave epidemia sociale determinerà, inoltre, per lo Stato, costi futuri non prevedibili (e superiori di certo alle entrate erariali), visto che circa due milioni di persone sono già coinvolte, direttamente ed indirettamente, in modo patologico, nel gioco d'azzardo, cosiddetto lecito ed illecito. Questa battaglia, per conseguire risultati a breve, con norme severe sul gioco d'azzardo, deve vedere uniti amministratori locali responsabili, parlamentari e pubblica opinione, senza distinguo e senza contrasti. Sono certo che non mancherà il contributo della Tua Amministrazione, di tutto il Consiglio Comunale e dei cittadini di Massa Lubrense. Ti prego, quindi, a tali fini, di dare integrale lettura di questa mia lettera nella prossima seduta del Consiglio Comunale. Colgo questa occasione per rinnovarTi sentimenti sinceri di amicizia, da estendere a tutti i Signori Consiglieri Comunali.

(Raffaele Lauro)

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