Vico Equense - La carenza di personale al Comune e l’addio definitivo a Equitalia hanno spinto l’amministrazione del Sindaco Gennaro Cinque a scegliere la strada della “privatizzazione” del servizio di riscossione delle imposte. Dell’argomento si è discusso durante l'ultimo consiglio comunale. Dopo la cessazione del servizio di Equitalia per il recupero crediti la cui attività era stata prorogata dallo Stato sino al 30 giugno scorso, l’amministrazione comunale ha deciso di andare oltre. Il sistema - così come è chiarito nell’apposita delibera di giunta - è stato definito «lento e farraginoso» dall’organo di governo di Vico Equense che non ha indugiato troppo e ha dato il via libera per la preparazione di un bando per l’esternalizzazione del servizio di riscossione dei tributi. Il canale Equitalia, insomma, lasciava molti procedimenti aperti e residui attivi che si protraevano nel tempo senza mai essere recuperati. Un iter lungo, complesso che procurava dunque un avanzo di bilancio che si trascinava di anno dopo anno. La legge ha aperto una seconda fase per gli enti locali dopo l’addio di Equitalia. A Vico Equense, sindaco e assessori non hanno perso tempo e hanno analizzato a fondo la situazione. In considerazione della mancanza di personale e con un ridimensionamento di dipendenti dettato dalla normativa, non si è reso possibile individuare i tecnici già nella pianta organica: nessun comunale, stando all’esecutivo, sarebbe potuto essere messo al lavoro per cercare di recuperare crediti. Ecco perché è arrivata la decisione di affidarsi ai privati. Nel corso del dibattito di martedì scorso in consiglio comunale, maggioranza e opposizione hanno manifestato alcune perplessità sulla delibera varata dall'esecutivo, e all'unanimità hanno chiesto di rinviare la decisione. Una conclusione che ha fatto innervosire il Primo cittadino, che si è allontanato visibilmente contrariato dall’aula.
venerdì 30 gennaio 2015
Servizio di riscossione delle imposte, il consiglio comunale rinvia
Vico Equense - La carenza di personale al Comune e l’addio definitivo a Equitalia hanno spinto l’amministrazione del Sindaco Gennaro Cinque a scegliere la strada della “privatizzazione” del servizio di riscossione delle imposte. Dell’argomento si è discusso durante l'ultimo consiglio comunale. Dopo la cessazione del servizio di Equitalia per il recupero crediti la cui attività era stata prorogata dallo Stato sino al 30 giugno scorso, l’amministrazione comunale ha deciso di andare oltre. Il sistema - così come è chiarito nell’apposita delibera di giunta - è stato definito «lento e farraginoso» dall’organo di governo di Vico Equense che non ha indugiato troppo e ha dato il via libera per la preparazione di un bando per l’esternalizzazione del servizio di riscossione dei tributi. Il canale Equitalia, insomma, lasciava molti procedimenti aperti e residui attivi che si protraevano nel tempo senza mai essere recuperati. Un iter lungo, complesso che procurava dunque un avanzo di bilancio che si trascinava di anno dopo anno. La legge ha aperto una seconda fase per gli enti locali dopo l’addio di Equitalia. A Vico Equense, sindaco e assessori non hanno perso tempo e hanno analizzato a fondo la situazione. In considerazione della mancanza di personale e con un ridimensionamento di dipendenti dettato dalla normativa, non si è reso possibile individuare i tecnici già nella pianta organica: nessun comunale, stando all’esecutivo, sarebbe potuto essere messo al lavoro per cercare di recuperare crediti. Ecco perché è arrivata la decisione di affidarsi ai privati. Nel corso del dibattito di martedì scorso in consiglio comunale, maggioranza e opposizione hanno manifestato alcune perplessità sulla delibera varata dall'esecutivo, e all'unanimità hanno chiesto di rinviare la decisione. Una conclusione che ha fatto innervosire il Primo cittadino, che si è allontanato visibilmente contrariato dall’aula.
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