giovedì 29 gennaio 2015
Sorrento. Pizzicati gli evasori della Tarsu. Adesso devono saldare i conti
Sorrento - La lotta agli evasori continua, senza sosta. Perché i trasferimenti di fondi dal governo continuano a latitare e per gli enti locali, al di là dell’ipotesi legata alle alienazioni immobiliari e al taglio delle spese sugli eventi, soltanto il recupero delle imposte eluse può garantire subito ossigeno. O meglio, soldi. Tanti soldi. Ecco perché i 75mila euro di Tarsu evasa dai “furbetti” ora stanati dal Comune di Sorrento rappresentano un bottino prezioso. Sono contanti freschi, recuperati nel corso delle ultime settimane sulle annualità 2012 e 2013 grazie ai controlli incrociati disposti dall’amministrazione in una “retata” condotta con Andreani tributi, la società esterna – titolare del maxi appalto di riscossione – che ha acceso i riflettori proprio sulla vecchia imposta sui rifiuti garantendo all’ente di piazza Sant’Antonino un parziale rientro sulle tasse non pagate. Sorrento è alle prese da tempo con la piaga dell’evasione. E proprio la Tarsu rappresenta il “comparto” delle imposte maggiormente “dribblato” dai contribuenti. I 75mila euro di oggi vanno a incrementare di molto i recuperi già messi a segno tra novembre e dicembre, quando – chiudendo il bilancio – l’ente guidato dal sindaco Giuseppe Cuomo riuscì a scovare altri 30mila euro inizialmente non versati. Sia chiaro: l’operazione continua a filoni. Comune e Andreani proseguono a braccetto a lavorare sodo anche su Ici e occupazione di suolo pubblico. (Fonte: Salvatore Dare da Metropolis)
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