di Federica Porzio
Vico Equense - Antonio Breglia, personalità nota ai concittadini per le sue doti cantautorali, ha
deciso di lanciarsi in un nuovo progetto al fianco del candidato sindaco Maurizio Cinque, tra i
principali volti della lista Giovani, candidato alla carica di consigliere comunale.
La natura poliedrica di Breglia lo ha condotto in questa nuova sfida che sembra essere in totale
disaccordo con il suo modus vivendi fatto, sostanzialmente, da arte. È stato Antonio a chiarire
questo punto “Ho fatto questa scelta lo scorso Gennaio perché coincide con la mia personale idea
di politica. Una politica diversa, fatta di menti diverse, di menti giovani”. L’entrata in scena di
Breglia, quindi, nasce da un bisogno di comunicare per iniziare a cambiare. Una comunicazione che
ha sempre approcciato con una chitarra e un microfono ma che ora ha deciso di inizializzare
tramite gesti reali. Non da solo ma di fianco a persone che sente vicine per ideali e prospettive,
che definisce addirittura amici, considerato che ha già lavorato al loro fianco in diversi progetti.
Questa lista Giovani ha tutta l’aria di essere un esercito valente e combattivo rivolto al futuro
guardando il presente, senza voltarsi troppo spesso indietro se non per migliorare. Voler bene alla
propria città è il concetto chiave e, per farlo, non è trascurabile la tutela e il risveglio delle
numerose risorse artistiche che la contraddistinguono. Un risveglio che sembra quasi utopia ai
vicani che lo desiderano. Vico è arte: architettura, pittura, musica, paesaggi… tutta materia prima
per un sano turismo, un turismo culturale di cui, fatta eccezione per rare iniziative, è stato
seppellito.
L’arte vicana è in letargo!
Antonio Breglia ha deciso di essere fautore attivo di un cambiamento, mette in gioco sé stesso, le
sue competenze, le sue esperienze personali restaurando la nostra città nei particolari, in quei
dettagli che, insieme, possono renderla unica e farla rinascere. “Sogno un posto in cui si possa
essere vicini alla Musica, in cui artisti e musicisti non sono costretti ad arrendersi perché messi in
un angolo”.
Molti, leggendo queste righe, penseranno che non sono queste le cose importanti. Non sono solo
queste, è vero… ma, mentre c’è chi ci ha sempre pensato a fare una politica ‘classica’, ora c’è la
possibilità di scegliere di più. Più possibilità di guardare avanti, di spianare il terreno alle
generazioni future con servizi e spazi dedicati a una migliore vivibilità del proprio paese. Un
progetto che mira alla tutela. Nessuna promessa, solo preservare quello che fortunatamente
abbiamo già, coltivarlo, amarlo, vederlo fiorire. E ognuno di noi, nel suo piccolo, può contribuire a
farlo. Vico è una stella, permettiamole di brillare. Sì, la politica è anche poesia.
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