Vico Equense - Il 60enne di Moiano, che avrebbe causato il devastante incendio di Ferragosto sul monte Faito, recandosi in località la “Conca” con la sua ape verde, resta in cella. Lo ha deciso il Gip, che ieri ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, ritenendo fondati gli elementi venuti fuori nel corso delle indagini. In merito a ciò i difensori di fiducia del contadino di Moiano, Enrica Visconti e Giuseppe Ferraro puntualizzano quanto segue: "Il Gip non ha convalidato il fermo di indiziato non essendoci elementi che ritenessero fondato il pericolo di fuga così come contestato nel decreto di fermo dal pm, non c'erano la notte del 15 a seguito di interrogatorio davanti al pm e non ci sono oggi in sede di convalida anche perché lo stesso si è reso sin da subito disponibile a fornire agli inquirenti la versione dei fatti così come realmente accaduta che esclude del tutto l’ ipotesi dolosa anche perché la proprietà del nostro assistito e a 40 mt. dal luogo ove è divampato l’ incendio e quindi gli stessi suoi fondi terrieri sono stati messi in pericolo. Disposta tuttavia la misura cautelare in carcere al quale ha fatto immediatamente seguito la richiesta dei difensori al tribunale del riesame! In quella sede si discutera con forza sul infondatezza del dolo! Se reato c’è stato rientra pienamente nell' ipotesi colposa!”
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