Nuovo vertice in prefettura, ex statale ko da novembre. Soluzione temporanea: chiusura solo per allerta meteo
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - L'aveva già detto chiaro e tondo poche settimane fa dopo un vertice. “Senza allerta meteo la strada deve essere assolutamente riaperta”. Il sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore continua a lottare per risolvere l'emergenza del Faito, una comunità isolata dallo scorso 6 novembre quando venne giù una frana è l'ex statale 269 fu sepolta da pietrame e fanghiglia. Ora la situazione è leggermente migliorata e se dovessero essere rimossi tutti i detriti e abbattuti alcuni muretti di contenimento si potrebbe davvero arrivare al momento tanto atteso dai 100 residenti della montagna: il ritorno alla normalità.
Nuovo summit
Molto dipenderà da ciò che avverrà mercoledì mattina quando negli uffici della prefettura di Napoli ci sarà l'ennesimo incontro sull' emergenza. In prima linea Buonocore che più volte ha denunciato anche a mezzo stampa la lentezza degli interventi di messa in sicurezza e il groviglio burocratico che ha finito di rendere incandescente la querelle. Sì, perché se è pur vero che è la Città Metropolitana di Napoli l'ente che gestisce via Nuova Faito, resta in capo alla Regione Campania la titolarità degli interventi di bonifica dei costoni, specialmente quelli del versante sud interessati dagli smottamenti dello scorso inverno.
Il sindaco punge
“Rimossi i detriti - evidenzia in una nota diffusa sui social dal sindaco Buonocore - fino a quando la situazione non tornerà alla normalità, apriamo la strada del Faito se non c'è pioggia e dunque se non c'è pericolo. Quando invece c'è allerta meteo e dunque potrebbe esserci un pericolo, si chiude il passaggio. E alla città metropolitana diciamo ancora che siamo disposti, in quella situazione, a controllare che nessuno passi utilizzando nostri mezzi e uomini. Al tavolo prefettizio oltre a chiedere la revoca dell'ordinanza di divieto di transito, faremo presente anche che è indispensabile rimuovere i muretti costruiti dalla città metropolitana che, in parte, hanno contribuito al dissesto. In precedenza c'erano muretti con degli archetti, questa soluzione permetteva all'acqua di defluire. proporremo pertanto di installare dei guardrail.”
Gli scenari
Tutto dipenderà da ciò che stabilirà l’ex provincia che continua ad attendere risposte - a cominciare dal sindaco metropolitano Luigi de Magistris - a proposito della cessione dell'intera montagna alla Regione Campania. L'offerta formulata dal governatore Vincenzo De Luca è vecchia di quasi un anno ma finora non ci sono riscontri positivi.
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