Castellammare di Stabia - Ieri mattina, una delegazione dello stabilimento Whirlpool di Napoli ha portato la propria solidarietà alle tute blu della fabbrica Meridbulloni di Castellammare di Stabia. Due aziende nello stesso modo colpite da una delocalizzazione che ha gettato nella disperazione centinaia di famiglie del Napoletano. "La proprietà è rimasta sulle posizioni iniziali, anzi, non risponde ad alcuna domanda - spiega Vittorio De Gregorio, rsu di Uil-Uilm nella fabbrica di bulloni stabiese - La linea resta invariata e guarda alla riapertura della produzione nelle sedi di Milano e Torino, a seguito della fusione per incorporazione con la Ibs, altra fabbrica del Gruppo Fontana. Noi però non abbiamo intenzione di cedere in alcun modo. Insieme con la Whirlpool riteniamo che la chiusura delle nostre fabbriche siano uno schiaffo alla Campania e al Sud. Siamo ancora più determinati a lottare per il nostro posto di lavoro." I lavoratori presidiano i cancelli della Meridbulloni, nel timore che, dopo la chiusura improvvisa, la proprietà del gruppo ordini di smantellare la fabbrica per delocalizzarla in Brianza. Si alternano in gruppi di giorno e di notte all'interno di 3 tende. Si riscaldano con piccoli falò in strada, ma con la pioggia non possono nemmeno avvicinarsi alle mini-fornaci accese con la legna.
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