A Castellammare di Stabia pronto soccorso chiuso per contagi 32 sanitari positivi
Il pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia chiuso per 48 ore. 32 unità sono positive e gli ambienti da sanificare a fondo. È questa la motivazione principale che ha indotto la direzione a chiudere, nella notte tra domenica e lunedì, gli accessi ai codici verdi e gialli, consentendo l'ingresso solo ai casi gravi. Chi era ricoverato in pronto soccorso è stato trasferito nelle altre strutture sanitarie o dislocato nei reparti. A Sorrento, invece, non è possibile garantire i turni dei medici anestesisti e si rischia la chiusura del reparto di rianimazione dell'ospedale di Santa Maria delle Grazie. Il problema è esploso in tutta la sua gravita negli ultimi giorni quando la responsabile dell'unità operativa, Matilde De Falco, ha inviato una nota al direttore sanitario degli Ospedali Riuniti della Penisola Sorrentina e per conoscenza al direttore generale e a quello amministrativo dell'Asl Napoli 3-Sud, per informarli della necessità di sospendere il servizio. Motivo? Sempre lo stesso: la mancanza di personale. Lo scenario è complicato dalla chiusura del pronto soccorso dell'ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense, che accoglie soltanto le emergenze di ostetricia e pediatria - poiché i sanitari sono stati temporaneamente trasferiti al Covid Hospital di Boscotreease e al pronto soccorso di Sorrento. E ora la nuova doccia fredda con l'ipotesi dello stop ai ricoveri in Rianimazione che potrebbe avere conseguenze drammatiche per l'assistenza sanitaria pubblica in tutta la Costiera. «Stiamo facendo di tutto per individuare nuove unità da destinare a Sorrento, garantisco massimo impegno e sono convinto che il problema rientrerà almeno temporaneamente» dice l'ingegnere Gennaro Sosto, direttore dell'Asl Napoli 3 Sud che ieri ha raggiunto l'ospedale Santa Maria della Misericordia per incontrare i vertici sanitari della struttura diretta dal dottore Giuseppe Lombardi e fare un punto della situazione.
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