Il video è un avvenimento perenne in cui l'opera vive e cambia, determinando infinite variabili. Così, la relazione tra opera ed osservatore diventa più partecipata trasformando ciò che immaginiamo come la tradizionale visita "passiva" in "attiva". Tra reale e virtuale, Bastiani dà vita a una terza dimensione in cui natura e artificio coesistono, seguendo una ricerca artistica in cui l'unica costante sembra essere la trasformazione e l'evoluzione delle sue opere nel tempo. « Mi piace definire la mia arte " popolare" : l'interazione col pubblico è basilare, riuscire a coinvolgere tanto un bambino quanto un adulto vuol dire per me aver raggiunto l'obiettivo. Ciò che mi sta più a cuore è che le persone partecipino all'opera ed è sorprendente vedere come una tecnica apparentemente fredda e distante quale quella digitale, in presenza di qualcuno che la animi, prenda vita. Proiettare una cascata su un monumento storico come il Campanile diventa un escamotage per guardarlo con occhi diversi, riflettere sul "fluire" del tempo paragonato ad un corso d'acqua. » Conclude Bastiani. Michelangelo Bastiani – cenni biografici
Michelangelo Bastiani, nato a Bibbiena (Ar) il 26 luglio 1979, è laureato all’Accademia di Belle Arti di Firenze nella sezione di Pittura e Fotografia del Maestro Gustavo Giulietti.
Ha completato la sua formazione negli Stati Uniti prima in California e poi a New York, dove ha studiato presso la Art Student League di NY Computer Art. Attualmente vive e lavora in Toscana.
Il lavoro di Bastiani è composto da videoproiezioni interattive e installazioni di ologrammi su schermi a led, incentrati in particolare sul tema dell'acqua.
Al confine tra reale e virtuale, l’artista riproduce una dimensione in cui due realtà convivono, fino a crearne una terza. Un microcosmo perennemente in movimento e in comunicazione con lo spettatore.
Analogico e digitale si fondono nei suoi ologrammi racchiusi in bottiglie e barattoli trasparenti, nelle video istallazioni e proiezioni interattive posizionate a parete, come sul pavimento.
Gli ologrammi video di Bastiani si basano sulla teoria oleografica di Bohm secondo cui "il nostro universo è un ologramma gigantesco e splendidamente dettagliato". Una percezione visiva che può essere spiegata attraverso le leggi della Gestalt: buona forma, prossimità, buona continuità, destino comune.
L'artista toscano offre ai fenomeni naturali una nuova casa. Il video è un avvenimento perenne in cui l'opera vive e cambia, determinando infinite variabili. Così, la relazione tra opera ed osservatore diventa più partecipata trasformando ciò che immaginiamo come la tradizionale visita "passiva" in "attiva".
Tra reale e virtuale, Bastiani dà vita a una terza dimensione in cui natura e artificio coesistono, seguendo una ricerca artistica in cui l'unica costante sembra essere la trasformazione e l'evoluzione delle sue opere nel tempo.
In Italia ha esposto video installazioni a Venezia, Firenze, Milano, Torino, Roma, Pietrasanta.
All’estero, i suoi lavori sono stati oggetto di mostra a Londra, a Parigi , a San Paolo, Monaco di Baviera, Hong Kong, Singapore, Oslo, Kiev, Istanbul e negli Stati Uniti a New York, Houston, Miami, Palm Beach.
Attualmente in esposizione al Cairo, in occasione di Art D’ Égypte 2021 e a Dubai , durante la Design Week ed Expo 2020.
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