Vico Equense - La CGIL funzione pubblica di Napoli ha alzato il livello dell'attenzione sulla Sarim, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti a Vico Equense e Meta, esperendo le preliminari procedure di raffreddamento previste dalla normativa vigente, prima di arrivare alla formale proclamazione di uno sciopero. Il segretario dell' Area Metropolitana di Napoli, Maria Manocchio, ha scritto ai sindaci di Vico Equense e Meta, Giuseppe Aiello e Giuseppe Tito, alla commissione di garanzia nazionale per l'attuazione della legge sullo sciopero e alla Prefettura di Napoli. “I lavoratori dei cantieri di igiene urbana di Vico Equense e Meta – spiega nel documento Maria Manocchio - continuano a non avere risposte alle numerose segnalazioni di inadempienza da parte della società Sarim srl, che ormai continua ad operare in regime di proroga sull'appalto da oltre 2 anni. A tutt'oggi continuano a persistere le seguenti violazioni: mancato rispetto delle norme di salute e sicurezza sui cantieri, rispetto alla dotazione di aree attrezzate per bagni e spogliatoi e con riferimento allo stato obsoleto e pericoloso degli automezzi utilizzati per l'attività, mancata dotazione degli indumenti di lavoro invernali, mancato versamento delle quote del TFR dei lavoratori al fondo di previdenza complementare (previambiente) dal 2019 ad oggi, mancato riscontro alla richiesta di pianta organica al fine di determinare le incongruità registrate rispetto al numero di unità dell'appalto originario.
Per quanto sopra denunciato - continua Maria Manocchio - e vista la totale assenza di risposte da parte della società e
degli Enti appaltanti, si proclama lo stato di agitazione di tutto il personale dipendente dei cantieri
di igiene urbana di Vico Equense e Meta, con formale avvio della procedura di raffreddamento ai sensi della Legge n. 146/90 e s.m.i, e dell'accordo di settore del 1 marzo 2001.
In assenza di convocazione nei termini previsti dalla stessa procedura, procederemo alla
proclamazione di una giornata di sciopero a tutela dei diritti e della salute dei lavoratori.”
Nessun commento:
Posta un commento