L'assenza del servizio condiziona le scelte dei tour operator. No al baratto: ospedale unico al posto del De Luca e Rossano da Agorà
Vico Equense - Raffaele Giannico è consigliere comunale
di minoranza, al primo mandato nell'assemblea cittadina.
Con lui abbiamo parlato dei principali temi
al centro del dibattito politico: dalla viabilità all'ospedale.
Un bilancio su questo primo anno di Amministrazione Aiello. Per poter fornire un'adeguata e leale valutazione, circa l'operato di un'amministrazione
di maggioranza da poco insediata, è necessario illustrare con precisione, almeno le
maggiori problematiche che affliggono da
tempo un territorio estremamente complesso, come quello di Vico Equense.
Il nostro Comune, per intenderci, è estremamente vasto, circa 30 km quadrati e si
sviluppa dal mare alla montagna, passando
per un territorio collinare molto antropizzato e con un dedalo di strade e stradine di
oltre 200 km a dire degli esperti.
Strade e stradine per lo più malandate e senza un'adeguata manutenzione, che rendono
la vita di nostri tanti concittadini veramente
molto difficile se non insopportabile, sotto
tanti punti di vista, dal portare i bambini a
scuola alla gestione di emergenze sanitarie.
Durante la campagna elettorale, per dirne
una, mi hanno raccontato, tante situazioni
di disagio, ma quella che mi ha colpito di più
è il caso di una signora, abitante nella zona
collinare, che per via di un malore è stata
trasportata su una sedia dai figli, in inverno,
sotto la pioggia battente, per raggiungere
l'ambulanza in sosta ad 1 km dall' abitazione, causa una carreggiata di dimensioni
insufficiente e mai allargata nel corso degli
anni, nonostante le numerose richieste da
parte di una moltitudine di persone abitanti
di quell'area.
Se è pur vero che orograficamente sono poche in Campania e forse in Italia, aree cosi
disomogenee, sia per le altezze delle numerose frazioni rispetto alla quota mare, sia per
le diversità vegetative, sia per la presenza di
ripiani terrazzati, boschi cedui, foreste ed
incolti produttivi che generano un altissimo e costante impegno, sia finanziario sia
umano, per tenere in sicurezza il territorio
e tenere in efficienza le opere pubbliche realizzate nel corso degli anni e soprattutto per
realizzarne di nuove, non è assolutamente
accettabile che tante persone, nel 2022, vivano ancora disagi quotidiani altissimi, per
mancanza di alcuni dei servizi primari.
Alla domanda posta a qualche vecchio amministratore circa il malandato stato dei
luoghi di alcune zone del paese, ho ricevuto
come risposta che la volontà di fare c'è sempre stata, ma quello che è sempre mancato
sono stati i soldi.
Posso anche credere, come mi raccontano,
che in passato non ci sono stati mai fondi
a sufficienza per far fronte alle tantissime
emergenze che un territorio cosi complesso
come Vico presenta, ma oggi, invece, questa
nuova amministrazione ha un'opportunità
unica perché se saprà sfruttare al meglio le
risorse che lo Stato e l'Europa stanno mettendo a disposizione per la RIPRESA, avrà
la concreta possibilità di far fronte alle innumerevoli problematiche che aftliggono uno
dei territori più belli d'Italia e che passano
principalmente per una inadeguata viabilità
e la necessaria realizzazione di nuove opere di urbanizzazione primarie e secondarie
assolutamente importanti per la crescita di
un benessere sociale diffuso ed un turismo
d'èlite.
Tali opere, infine favoriranno anche lo sviluppo dell'artigianato e delle imprese e creeranno nuovi posti di lavoro sul territorio.
Premesso, tutto quanto sopra e considerato
che sono passati solo 10 mesi dall'insediamento di questa nuova amministrazione, mi
astengo dal formulare valutazioni e giudizi,
ma è certo che se questa nuova amministrazione non saprà cogliere le grandissime
opportunità che attualmente esistono per
ottenere fondi pubblici, avrà fallito e le conseguenze dureranno per molti anni, a grave
danno di un'intera comunità.
Anche noi come consiglieri di minoranza, in
questo particolare periodo storico, abbiamo
Tobbligo, più che mai, di monitorare con la
massima precisione tutte le iniziative della
maggioranza, fornire giuste osservazioni,
suggerimenti e proposte, affinchè siano garantiti gli interessi legittimi di tutti e che le
progettualità di sviluppo siano in linea con
le aspettative di un intera Comunità ed in
caso contrario opporci fermamente.
Turismo, il Comune ha elaborato il pro-
getto 13 porte per la riscoperta e valorizzazione dell'intero territorio. Come valuta
questa iniziativa?
Personalmente reputo il progetto validissimo ed anche molto suggestivi i percorsi
individuati e le finalità che portano alla riscoperta dei nostri borghi antichi e non,
ma solo questo non basta per riscoprire e
valorizzare aree con potenzialità ricettive
altissime.
Vico è inserita in un contesto territoriale da
sempre meta di un turismo internazionale
di fascia media, pertanto, risulta molto positiva l'iniziativa in argomento solo se verrà
ben associata ad opere di riqualificazione
dei luoghi oggetto di interesse turistico/
escursionistico.
Purtroppo, la viabilità ed i servizi in questi
luoghi di rara bellezza sono spesso molto
carenti ed incentivare la riscoperta di alcuni
percorsi, prima di risanare per bene sentieri
e stradine, spesso abbandonati da anni, potrebbe essere un'arma a doppio taglio.
Come dicevo, il nostro è un paese particolarmente ricercato dal turismo internazionale e bisogna dire che questo turismo,
pur se esclusivamente costiero fino ad una
decina d'anni or sono, ha meritato nel 2019
il settimo posto per presenze annuali dopo
Sorrento, Forio d'Ischia, Ischia, Sant'Agnello, Capri e Massa Lubrense.
Oggi con lo sviluppo del turismo extralberghiero, Vico Equense sta iniziando a fare
passi da gigante nel conquistare sempre
maggiori spazi nell'ambito del turismo collinare campano.
E proprio questo turismo extralberghiero
collinare, infatti, ad aver fatto lievitare di
nuovo l'interesse per il nostro territorio interno.
Non un turismo nato per mano pubblica,
ma per la volontà, la caparbietà e il saper
bene accogliere, dei nostri singoli concittadini, ansiosi di soddisfare, gli interessi rinnovati del turismo internazionale.
Un nuovo turismo, dai gusti colti e nello
stesso tempo semplici e raffinati, desideroso
soltanto d'aria buona, di bei paesaggi naturali e antropizzati, di buona tavola tradizionale e di trovarsi tra gente ancora radicata
sui fondamentali valori della Società Rurale ed artigiana e, nel contempo, capace di
garantirsi in poco più di un'ora, escursioni
extramoenia nei santuari conclamati del turismo campano come Pompei ed Ercolano.
Questo turismo extralberghiero, sta, poi,
sempre di più convincendo i nostri giovani
a non allontanarsi con l'offrir loro lavoro in
casa propria.
Anche la riscoperta del Faito da parte di un
turismo, anch'esso internazionale, fa ben
sperare, ma di questo argomento ne parlerò
in un'altra occasione, perché le cose da dire
sono tante e tutte di grande importanza.
Ciò premesso, per garantire, questa volta, il
sano sviluppo degli spontanei orientamenti del Popolo Vicano, ritengo, quale consigliere di minoranza, di sostenere qualsiasi
iniziativa tesa a qualificare il sistema infrastrutturale primario e secondario, atto ad
efficientare i servizi offerti ai cittadini ed ai
numerosissimi turisti che visitano la nostra
città.
Questione chiusura Pronto soccorso. Son0
passati due anni. Non ci sono più speranze?
Assolutamente no, le speranze ci sono e
stiamo mettendo in campo ulteriori strategie per riuscire a mutare l'orientamento
regionale su di una scelta molto discutibile,
maturata nel corso degli anni da parte degli
organi competenti e con il benestare della
politica locale.
La volontà di realizzare l'Ospedale Unico
della Penisola Sorrentina e per questo motivo chiudere Ospedale e Pronto Soccorso
a Vico Equense è veramente molto discuti
bile, anche perché le due strutture insieme
potrebbero e dovrebbero coesistere, attese
soprattutto le varie problematiche connesse alla viabilità della Penisola Sorrentina ed
alle lunghe distanze dalla zona collinare del
nostro paese dal centro di Sant'Agnello.
Sono fermamente convinto che non bisogna assolutamente barattare il nostro Ospedale con la struttura Ospedaliera specializzata da realizzare a Sant'Agnello e vi dirò il
perché ed il mio punto di vista per tentare
di far mutare orientamento a chi potrebbe
cambiare il nostro destino.
Come detto in precedenza Vico è un Comune estremamente vasto, con una viabilità
precaria ed inserito in un contesto turistico
di fama internazionale.
La popolazione non è estremamente numerosa, ma se si tiene conto di come sono
dislocati i vari centri urbani sul territorio e
del numero elevatissimo di presenze turistiche (decine di miglia all'anno), l'attuale
Ospedale e Pronto Soccorso trovano piena
giustificazione di esistere.
Ce chi dice che il pronto soccorso cosi
Come era strutturato faceva più danni che
bene. Sciocchezze, tante persone ha salvato
e tante ne avrebbe ancora salvate, se fosse
rimasto aperto.
Le lunghe distanze tra la zona collinare ed il
centro cittadino impongono, a mio avviso,
oltre che mantenere il presidio già esistente,
di realizzare anche un primo soccorso nella
zona alta del comune.
Senza entrare troppo nei tecnicismi, a mio
avviso convertire un Ospedale con Pronto
Soccorso in Casa di Comunità, che per legge non può essere dotata di un Pronto Soccorso è una scelta completamente inadeguata per un territorio come il nostro, pertanto,
non bisogna gettare la spugna e tentare tutte
le strade possibili per far cambiare idea a
coloro che hanno in mano il destino di una
intera comunità e non solo,
Gli orientamenti degli organi competenti
per la chiusura, a mio avviso, possono mutare se vi è un giustificato motivo ed una attenta azione politica da parte degli amministratori locali, che siano essi di maggioranza
o minoranza, meglio ancora se tutti coesi.
Mi sento di dire, altresì, che la chiusura del
pronto soccorso arrecherà anche gravi danni all'economia locale che si basa essenzialmente sul turismo, in quanto un paese non
fornito di un Ospedale con pronto soccorso, risulterà poco appetibile, soprattutto per
quei tour operator che nelle loro scelte commerciali devono tener conto anche della reale esistenza di alcuni servizi primari, come
è il pronto soccorso.
Inoltre la volontà di realizzare l'Ospedale Unico nel centro di Sant'Agnello è stata
veramente una scelta poco lungimirante.
Pur col non prendere spunto da i più basilari principi di scienza urbanistica, già con
la sola logica più elementare, infatti, ci si
sarebbe dovuti orientare, per ovvie strategie dettate dal buon senso comune, verso
un'opzione alto collinare e non all'interno
di un centro cittadino costantemente congestionato dal traffico veicolare.
Ritengo che sarebbe stato, come esempio,
ottimale auspicarne la scelta di un sito tra i
Colli San Pietro e quelli di Fontanella, area
baricentrica e ben servita da ampie viabilità
Statali e Provinciali come la Amalfi-Meta e
il Nastro Azzurro, mai intasate dal traffico
e ben collegante con Sant'Agata e l'intera
Massa Lubrense, Sorrento, Meta e la stessa
Positano. Per altro, dopo aver qualificato le
vie Casa Nocillo e Alberi Meta tale posizione avrebbe potuto servire meglio anche
la zona Alta di Vico, che vi avrebbe potuto
avere anch'essa facile accesso, almeno da
Pacognano, Fornacelle, Arola, Preazzano,
Ticcciano, Moiano e Faito.
Ma, a quanto pare, la Pubblica Amministrazione dei paesi sorrentini è sempre stata,
almeno nell'ultimo cinquantennio, ostile a
limitare il traffico veicolare intercomunale
lungo il nobile tracciato della "Sorrentina"
e, ciò, malgrado eventuali proposizioni alternative avrebbero migliorato la vivibilità
dei singoli centri, sia per il buon soggiorno
turistico, che per gli stanziali.
Col ritornare alla chiusura del Pronto Soccorso, non posso non oppormi fermamente, perchė il mio impegno e quello del mio
gruppo e spero anche della maggioranza, è
di pensare alla salute di tutti i concittadini
di Vico Equense, ponendo particolare attenzione alle conseguenze ancor più negative
che subiranno gli abitanti nei disagiati centri
di Patierno, Antignano, Moiano, Faito, Santa Maria del Castello, Ticciano, Preazzano,
Arola e Fornacelle.
Cittadini ancora impegnati, per la maggiore,
nelle attività originarie, legate all'agricoltura, alla zootecnia ed all'artigianato, nonchè
soggetti, loro malgrado, a lavorare anche in
luoghi impervi e/o con strumentazioni pericolose.
Cittadini che, in caso di malaugurato incidente, già solo per raggiungere con mezzi
rimediati la strada della salvezza, la via Raffaele Bosco, appunto, avrebbero impiegato
anche 20 minuti, ad andar bene, per poi, di
li, in autombulanza, od in auto compiacenti,
raggiungere il luogo cittadino delle prime
assistenze ospedaliere non meno di ulteriori
25 minuti.
Mi immagino soltanto, viceversa, "dulcis in
fundo, se, poveretti, questi nostri concittadini, fossero addirittura costretti ad immettersi anche sulla "Sorrentina", nel traffico
pendolare intercomunale, nel traffico dei
pullman turistici, nel traffico dei camion, dei
tir e dei fugoni merce, nel traffico ordinario,
nel traffico da e per le spiagge, per direzionarsi verso il centro di Sant'Agnello, ad una
buona altra ora di distanza.
Che cosa incomprensibile voler chiudere
l'Ospedale ed il pronto Soccorso a Vico.
Un'assurdità che, come si usa dire, farebbe
rivoltare i nostri antichi benefattori nelle
proprie rispettive tombe.
Si perché l'ospedale di Vico fu realizzato con
i lasciti testamentari di nostri generosi concittadini.
Essendo come ho detto prima, la zona alta
del paese per lo più ancora abitata da fiere
persone che curano i propri terreni ed artigiani, immagino come un taglio provocato
da una sega circolare, da una motosega, da
una scheggia partita da un decespugliatore,
da una pialla, l'essere scivolato in burrone, la
caduta da un albero di ulivo durante la potata, ed altri infiniti infortuni domestici, possono essere tutti letali se non si interviene
con la massima urgenza.
Per tutti i motivi appena narrati, ribadisco
sia logico, invece, mantenere l'Ospedale De
Luca e Rossano, anzichè chiuderlo vigliaccamente, ed il Pronto Soccorso esistente potenziarlo ulteriormente, nonché preservare
assolutamente il reparto di lungo degenza
ed Ostetricia.
Quest'ultimo, per consentire ai nostri concittadini di preservare il sacro santo diritto
di far nascere i propri figli nel loro Comune.
Secondo lei, sempre a proposito del Pronto
Soccorso, servono queste iniziative di pressione da parte dell'opinione pubblica?
Personalmente prediligo una modalità di
comunicazione quanto più equilibrata ed
efficace possibile con gli organi competenti,
ma se questa viene meno per mancanza di
ascolto, sono d'accordo a che si realizzino
manifestazioni, sempre nel pieno rispetto
delle norme e delle regole che disciplinano
gli assembramenti.
Inoltre, a tali iniziative dovrebbero partecipare non solo î cittadini Vicani ma anche
gli altri abitanti della costiera sorrentina ed
amalfitana, perché l'Ospedale ed il Pronto Soccorso di Vico Equense sono stati da
sempre un eccellente presidio di sicurezza
sanitaria anche per quest'ulteriore fetta di
popolazione.
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