martedì 17 ottobre 2023

Vico Equense, il Pd attacca “Città allo sbando”

Il bilancio dei primi 600 giorni da sindaco di Aiello: strade colabrodo, chiusura dell’isola ecologica. Sul capitolo fibra ottica il giudizio è netto: “una scelta politica e una gestione amministrativa che danneggia la città e i cittadini” 

Vico Equense - Una città “allo sbando”, “in enorme difficoltà che merita molto di più”. Non le manda a dire il circolo del Partito Democratico "Carlo Fermariello", che a due anni di amministrazione Aiello, fa il punto sui problemi irrisolti di Vico Equense. In 600 giorni è difficile vedere un qualche tipo di cambiamento: innanzitutto la viabilità che rimane precaria, con la questione traffico irrisolta e la mancanza di parcheggi. I lavori pubblici, “una situazione senza fine mai”, e citano i lavori al centro storico. Nulla è stato fatto per le strade, che rimangono in uno stato pietoso come la via Raffaele Bosco e la frana a Fornacelle. Sul versante gestione dei rifiuti i dem sottolineano il mancato spazzamento delle borgate, del taglio delle erbacce, della pulizia delle caditoie e la chiusura dell’isola ecologica di via Raspolo a Massaquano. Sul capitolo fibra ottica il giudizio dei Democratici è netto: “una scelta politica e una gestione amministrativa che danneggia la città e i cittadini”. “I prezzi delle connessioni alle stelle, bonus perduti, mancanza di concorrenza e zero canoni per le casse comunali.” “La società – afferma il Pd - che in maniera indisturbata opera sul nostro territorio ha fatto una transazione per il quadriennio 2012 - 2016, versando nelle casse comunali poco più di 800 euro. Da allora, però, non ha corrisposto più nulla, neanche un euro.” E poi la pubblica illuminazione, a tratti alterni, con borgate in parte al buio. Non si sta facendo nulla neanche per la questione della centrale elettrica di Arola.


Il Consiglio comunale ad aprile scorso ha votato all’unanimità l’istituzione di una commissione tecnico scientifica per seguire i lavori di potenziamento dell’elettrodotto Terna ad Arola. Sempre all’unanimità si è deciso di dare mandato all’Arpac, l’ente preposto al controllo dell'inquinamento elettromagnetico sul territorio regionale, di fare delle rilevazioni sul livello di inquinamento elettromagnetico, prima, durante e dopo i lavori. Eppure, a distanza di tanti mesi, niente è stato fatto. “Comunità tradita” il commento del Pd, che parla di una città ferma con tutti i suoi problemi irrisolti, appesa ad un quadro politico desolante che però ormai non stupisce neanche più.

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