di Mariella Parmendola - La Repubblica NapoliSorrento rivede gli italiani e segue Napoli nel trend positivo del turismo invernale. Affollate le caratteristiche stradine del centro. E non solo. In ripresa un mercato che quest'estate aveva puntato altrove, magari verso Albania o Croazia, spaventato dai prezzi alti di un posto letto per una notte o una cena in un locale alla moda. File da settimane in tutta la penisola sorrentina per visitare i presepi o in altri luoghi caratteristici. Ressa agli eventi che a Sorrento si susseguono ogni giorno fino a dopo la Befana. Niente chiusure quest'anno per gli alberghi di lusso circondati da giardini illuminati per le feste. Aperti anche tutti i ristoranti, dai più economici agli stellati, che hanno deciso di rinviare a febbraio insieme alla maggior parte degli operatori turistici la pausa lavorativa. Solo qualche settimana di stop prima degli arrivi degli stranieri in primavera. Hanno registrato numero positivi resort e strutture ricettive nei giorni di Natale, mentre il sold out è previsto per Capodanno. Sorrento cancella definitivamente l'etichetta di meta estiva, seppure restano problemi e emergenze. «Si tratta di un mercato che è a caccia di offerte e last minute. Spesso la permanenza si riduce a due o tre giorni. Ma per noi è comunque un risultato importante. Avremmo fatto anche di più se le manifestazioni, di indiscussa qualità, fossero state promosse per tempo e su scala internazionale».
Dice Gino Acampora che, dalla sua postazione privilegiata di tour operator e presidente delle Agenzie di viaggio, segue i flussi sugli arrivi e le previsioni. Meno forti gli incassi rispetto a quando la penisola sorrentina vede aggirarsi in centro americani e asiatici, ma comunque un dato ormai consolidato rispetto ad altre mete che, a partire da Positano, in autunno spengono le luci. Da una media che oscilla dai 200 euro a coppia per superare i mille a seconda della scelta in estate, si arriva a prezzi molto più accessibili e a misura di tasca delle famiglie italiane di 80 euro. Con offerte che vanno oltre il taglio del 50%. «Restano le emergenze, in ogni caso. I trasporti sono un disastro» insiste Sergio Fedele. Il presidente di Atex, associazione delle strutture non alberghiere, i disagi li vede in ogni giorno dell'anno ripercuotersi su chi viaggia con valige, e magari bambini piccoli, restando bloccato in stazioni della Circumvesuviana o in coda nel traffico della statale sorrentina. «Abbiamo avuto più incontri al tavolo della prefettura, ma nessuna soluzione radicale tra quelle da noi proposte è stata messa in campo. La Circumvesuviana continua a creare disagi e il traffico da Napoli a Sorrento costringe ad attese di ore. Siamo preoccupati per la primavera e speriamo che il nuovo prefetto, Michele Di Bari, ci riconvochi presto» , auspica Fedele. Vede giustamente a portata di mano il traguardo che si è posto sin dall'inizio il sindaco. «La nostra azione amministrativa punta da sempre in direzione della destagionalizzazione. E lo fa attraverso vari strumenti, tra cui massicce campagna di marketing territoriale nelle principali capitali e luoghi di interesse europei. Ma anche mobilitando operatori culturali per la realizzazione di un cartellone di eventi invernali in grado di attrarre nuovi pubblici, sia italiani che esteri. I numeri stanno dando ragione a questa nostra visione» , rivendica Massimo Coppola. «L'obiettivo è fare vivere il territorio dodici mesi l'anno, non aumentando il numero di visitatori ma la qualità dell'offerta turistica. Sorrento è cultura, è natura, ha un inestimabile patrimonio paesaggistico, di tradizioni, di prodotti tipici artigianali ed enogastronomici». Seppure in inverno la crisi delle famiglie italiane incide di più. Lo sottolinea Peppe Aversa, che con il suo ristorante stellato "Il Buco" ha il termometro della situazione e segue anche i cambiamenti delle abitudini. «Abbiamo avuto sicuramente a Sorrento un aumento del turismo di vicinato e funzionano le offerte dell'ultimo minuto» , sottolinea Aversa. Ma così non c'è programmazione, anche per noi non è semplice. In generale oggi le famiglie escono di più anche per il pranzo di Natale, ma gli italiani vivono la crisi anche se la si vuole nascondere. E per gli stranieri ci auguriamo di avere nei prossimi mesi la stabilità e la serenità, al riparo dei conflitti internazionali, che invoglino i viaggi», riflette lo chef. Maggiori effetti positivi ricadono sui commercianti che beneficiano del flusso continuo di turisti, li racconta la Confcommercio. Conferma le altre analisi il presidente Vincenzo Ercolano: «Quest'anno a Sorrento il 60% della clientela in queste feste è italiana, e la riapertura di vari hotel indica un aumento dell'affluenza. Gli stranieri sono comunque presenti. L'aumento delle prenotazioni è concentrato soprattutto nel periodo di Capodanno, anche se per brevi soggiorni di due o tre notti. Il fitto calendario di eventi natalizi, l'offerta enogastronomica e l'organizzazione di veglioni all inclusive sembrano essere tra i fattori chiave che hanno favorito questo aumento». E si augura come tutti: «Speriamo che l'andamento positivo continui per il settore turistico della zona».
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