Vico Equense - “Sviluppare progetti congiunti in cui ciascun Ente, per le proprie competenze, offre il proprio contributo al rilancio in chiave turistica di uno degli ultimi polmoni verdi della Campania.” A dirlo è Giuseppe Tito (foto), primo cittadino di Meta e consigliere metropolitano con delega al Monte Faito in merito al protocollo d'intesa tra la Città metropolitana di Napoli, la Regione Campania e gli altri enti proprietari dell'area del Faito, cioè i Comuni di Pimonte, Castellammare di Stabia e Vico Equense, per operare in sinergia e concordare le attività che riguardano il territorio della montagna che domina la penisola sorrentina e il territorio stabiese. Un passaggio propedeutico alla costituzione di un tavolo tecnico, cui seguiranno gli atti di attuazione degli interventi che i rappresentanti delle istituzioni coinvolte individueranno come strategici per il rilancio del sito. “Nello specifico – aggiunge Tito - credo che la sfida sia lavorare per il collegamento mare-monti, con scelte ecosostenibili e a basso impatto ambientale.” Sempre a proposito del Faito, il Wwf ha presentato un esposto sul modo con cui si stanno facendo una serie di lavori pubblici di urbanizzazione primaria messi in opera dal Comune di Vico Equense sul territorio montano. Gli ambientalisti sostengono che i lavori stanno comportando, di fatto, il pericoloso taglio delle radici di centinaia di secolari alberature (pini neri, faggi e castagni) ai lati della strada, col rischio concreto di mettere a repentaglio oltre che la salute delle piante anche la loro stessa futura stabilità. "Stanno scavando trincee da mesi al lato della strada tranciando le radici su tutta la montagna per allocare impianti di illuminazione, condotte dell'acqua e corrugati vari. I vari progetti sono finanziati dal Ministero, dalla Regione e dal Comune ma solo per il ripristino della vecchia illuminazione e non per i pali nuovi. Inoltre mancherebbe per l'impianto antincendio il nulla osta necessario del parco. Gli abitanti del Faito, invece, hanno chiesto di andare avanti con i lavori.
“Una possibile sospensione degli interventi in essere rappresenterebbe una iattura per l’intera comunità sul terreno della concreta accessibilità alle nostre abitazioni ed allo stesso tempo produrrebbe un incalcolabile danno per le attività economiche che continuano ad esistere e a resistere nonostante le enormi difficoltà riscontrate quotidianamente e legate ad un protratto e continuo abbandono del territorio”. Ad affermarlo sono alcuni residenti e operatori economici del Faito, che hanno inoltrato una lettera al governatore della Regione Campania, al sindaco della Città metropolitana e agli amministratori locali di Vico Equense, Castellammare di Stabia e Pimonte.
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