di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino
IL CASO
Penisola sorrentina - I sindaci della penisola sorrentina convocati dal prefetto di Napoli per discutere del nodo mobilità. Il nuovo rappresentante del governo per l'area metropolitana, Michele Di Bari, è intenzionato a riprendere il filo del discorso che si è interrotto con il trasferimento del suo predecessore, Claudio Palomba. Al centro del summit ancora l'irrisolto problema della viabilità lungo la statale 145, tra il casello autostradale di Castellammare di Stabia e Sorrento. Un tragitto di 20 chilometri che in alcuni momenti si trasforma in un'autentica via crucis per gli automobilisti. È soprattutto durante i mesi estivi, quando la Costiera diventa meta di milioni di turisti e pendolari della tintarella, che la situazione si fa insostenibile. Non di rado succede di restare imbottigliati nel traffico anche per due o tre ore prima di poter raggiungere la propria destinazione, che sia in una direzione o in quella opposta. Un calvario, insomma. Tanto che i primi cittadini del comprensorio tra Vico Equense e Massa Lubrense avevano avviato una lunga interlocuzione con l'ex prefetto nel tentativo di individuare i necessari correttivi da attuare. Tavolo al quale sedevano anche i vertici delle forze dell'ordine del territorio, i rappresentanti delle associazioni di categoria del comparto turistico e i responsabili delle aziende di trasporto.
IL TAVOLO
Gli incontri periodici stavano garantendo qualche risultato. Eav, ad esempio, ha modificato il programma di esercizio della linea Circumvesuviana Napoli-Sorrento riducendo il numero delle fermate e questo ha assicurato una maggiore puntualità dei convogli. Resta irrisolto, invece, il nodo dei treni vecchi e poco affidabili, mentre i primi mezzi nuovi già commissionati non arriveranno prima del prossimo anno. I collegamenti via mare, invece, danno maggiori garanzie all'utenza, ma non sono in numero tale da rappresentare una valida alternativa al trasporto su gomma. E così la statale «Sorrentina» si ritrova invasa da auto e bus. La scorsa estate erano stato introdotte le targhe alterne. Ma le numerose deroghe concesse in corso d'opera e la sentenza del Tar a favore dei proprietari di seconde case che avevano presentato ricorso, hanno di fatto privato il provvedimento di una reale efficacia. E così, durante le interlocuzioni tra i sindaci e l'ex prefetto Palomba si ipotizzava un cambio di strategia. Da quest'anno sarebbe scattato lo stop al transito lungo la 145 per i pullman oltre i 50 posti. Almeno su questo si stava lavorando prima dell'avvicendamento al vertice della prefettura partenopea.
L'URGENZA
Ora, con la stagione turistica già in fase di decollo a Sorrento e dintorni, è necessario intervenire tempestivamente. Per questo, come riportato l'altro giorno dal Mattino, i sindaci della Costiera hanno scritto al nuovo prefetto Michele Di Bari per chiedere «la riapertura del tavolo di confronto sulla mobilità su gomma, ferro e mare che stava producendo qualche primo frutto» contro quella che gli stessi sindaci definiscono la «crisi della mobilità che attanaglia il nostro territorio causando gravi problemi di vivibilità per i cittadini residenti e rendendo difficile il soggiorno dei numerosissimi turisti». E, a stretto giro, è arrivata la convocazione da parte del prefetto. Una riunione, quella che si è tenuta ieri mattina a Napoli, giudicata interlocutoria da parte degli addetti ai lavori. I primi cittadini hanno evidenziato quelle che sono le criticità e le possibili soluzioni, prima tra tutte proprio lo stop ai maxi-bus sul quale già si stava lavorando. Nelle prossime riunioni si entrerà nel vivo del confronto ricordando che le festività pasquali sono ormai alle porte per quello che rappresenta il primo banco di prova della stagione per i flussi turistici ed il traffico.
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