sabato 18 maggio 2024

Vico Equense. Bruciare sterpaglie, Michele Cannavacciuolo “Un lampante esempio di incivile imbecillità”

Vico Equense - Il divieto di bruciare sterpaglie, ramaglie e vegetazione secca in genere, rimane spesso inascoltato. E noi tutti concediamo attenuanti a tutti i trasgressori, accampando scuse sulla tradizione millenaria e la fatica dei contadini. Una pratica antica, presente anche nel nostro territorio, per ripulire in modo “fai da te” i giardini delle proprie abitazioni. Non si tratta di una condotta del tutto esemplare se si considera il rischio di causare incendi, oltre al fatto che si finisce letteralmente per “affumicare” le abitazioni circostanti, causando non solo un notevole fastidio ma anche un danno rilevante alla salute degli propri vicini. Un comportamento che, secondo gli studi degli esperti, rappresenta una delle cause principali dell'innalzamento dei livelli delle polveri sottili nell'aria. La gente non sa che la combustione incontrollata di residui vegetali provoca diossine, benzene, monossido di carbonio, polveri sottili, in quantità molto preoccupanti. Che peggiora ulteriormente se sul rogo finiscono materiali plastici o altri rifiuti. Oggi, sulla questione è intervenuto Michele Cannavacciuolo da Ticciano, segnalandoci questo “lampante esempio di incivile imbecillità.”

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