sabato 23 novembre 2024

Sorrento. «A Natale sarà sold out cento eventi per le feste»

di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino

Sorrento - «Siamo stati capaci di cogliere da un momento drammatico come la pandemia l'opportunità di un rilancio che ci colloca tra le mete più ambite al mondo e la nostra reputazione internazionale è tornata ai livelli che la città merita». Il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, coglie l'occasione della partecipazione in qualità di relatore ad un convegno in Senato sul turismo innovativo e sostenibile per illustrare il percorso che ha portato al cambio di paradigma del comparto intorno al quale ruota l'economia della Costiera. Un rilancio che va consolidandosi? «Dal 2021 viviamo una crescita continua che si traduce in più lavoro per gli operatori dell'ospitalità e in maggior benessere per tutto il nostro territorio ed anche per quelli circostanti, fino a Napoli ed all'intera Regione Campania». Incremento delle presenze che si traduce nella destagionalizzazione dei flussi? «Lo confermano i numeri. Quest'anno il mese di ottobre è stato in linea con giugno e settembre, ed anche novembre sta riservando ottime performance. E siamo già pronti per le feste». Già il Natale. Questa sera alle 18 è in programma la cerimonia di accensione del grande albero di piazza Tasso e delle luci d'autore. «Un appuntamento atteso dai nostri concittadini, soprattutto dai più piccoli, ma le luminarie artistiche rappresentano anche un importante richiamo per i visitatori che scelgono di trascorrere le vacanze qui a Sorrento». Con la sua amministrazione avete anche predisposto un ricco cartellone di appuntamenti. «Proprio così. Abbiamo in programma oltre cento eventi per grandi e piccini, sorrentini ed ospiti. Tra le attrazioni di maggior richiamo ricordo la mostra dei presepi ed il villaggio di Babbo Natale e della Befana a Villa Fiorentino sede della Fondazione Sorrento, il presepe vivente con un centinaio di figuranti nel giardino del seminario arcivescovile, per i golosi tornano Chocoland e lo Street Food Village, ci sono poi i fuochi d'artificio di Capodanno e tanta musica per tutti i gusti. Un'offerta a 360 gradi, insomma».

 

Così come avviene per tutto il resto dell'anno? «La nostra filosofia è quella di puntare su manifestazioni consolidate aggiungendo man mano ulteriori tasselli. Siamo partiti dal G20 del Commercio che abbiamo ospitato nel 2021 proseguendo con il Forum The European House Ambrosetti, il Global Youth Tourism Summit dell'Organizzazione Mondiale del Turismo, le Giornate Professionali di Cinema o eventi sportivi di livello internazionale come la Tre Golfi Sailing Week. Alcuni di questi ormai sono istituzionalizzati e vengono riproposti ogni anno». Grandi eventi e poi? «In questi anni abbiamo predisposto una strategia per rafforzare la città e renderla attrattiva attraverso una serie di progetti che vanno dal restyling del museo Correale, con l'apertura della preziosa sezione archeologica, all'inaugurazione del rinnovato teatro Tasso e dell'antico camminamento delle mura vicereali». E per il futuro? «Puntiamo al rilancio di siti che sono pezzi di storia della nostra città e che possano diventare spazi di vivibilità per i cittadini. Tra questi penso ad esempio agli imminenti lavori per il parco agricolo-archeologico dei Bagni della Regina Giovanna ed al recupero della pineta Le Tore e dell'eliporto. Il nostro è un programma a medio termine. Pensiamo ad una Sorrento più vivibile e funzionale per residenti e turisti nell'arco dei prossimi 4-5 anni. A questo proposito il principale obiettivo rimane la realizzazione del percorso meccanizzato tra il parcheggio Lauro e il porto di Marina Piccola che servirà a decongestionare il centro». In effetti se da un lato l'economia della Costiera va a gonfie vele grazie al turismo, dall'altro c'è chi lamenta l'insostenibilità dell'overtourism. «È una problematica che va affrontata a livello comprensoriale, regionale e nazionale. Le difficoltà che vivono le zone a vocazione turistica sono sovrapponibili su tutto il territorio italiano. Da parte nostra continuiamo a lavorare sulle infrastrutture necessarie ad alleggerire la pressione dei flussi e sollecitare gli enti preposti all'adozione dei provvedimenti necessari». A cosa si riferisce? «Se la Regione avesse provveduto negli anni a prendersi carico delle condizioni del trasporto su ferro oggi probabilmente parleremmo di altro. Lo stesso dicasi per il contingentamento del settore extralberghiero. Poi tutto ricade sul Comune che può fare la sua parte, e la sta facendo, ma anche gli altri devono fare altrettanto e non sempre è stato ed è così».

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