domenica 9 febbraio 2025

Vico Equense. Che fine farà il De Luca e Rossano?

Vico Equense - Cosa succederà con l'ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense quando e se diverrà realtà il maxi progetto dell'ospedale unico della penisola Sorrentina a Sant'Agnello? Una domanda che agita la cittadinanza. Ma che a quanto pare vanta già una risposta, almeno secondo la pagina social “Ospedale Unico Penisola Sorrentina” che sostiene la nascita del presidio sanitario. “Innanzitutto non si resterà senza assistenza ospedaliera nel periodo di transizione per la costruzione del nuovo ospedale – si legge in un post -. Anzi si potenzieranno i servizi all'Ospedale di Sorrento unificando i reparti e il personale con quello di Vico Equense. Neanche il Distretto sarà soppresso perchè sarà trasferito a Vico dove si potranno svolgere tutte le attività attualmente erogate a Sant'Agnello.” Ormai sull’argomento ospedale, ognuno dice la sua e diventa sempre più difficile capire dove sta la verità. Tra chi fa solo chiacchiere, chi trascorre il tempo ad interloquire con l’azienda sanitaria, per il cittadino è complicato comprendere cosa succederà. Intanto, il pronto soccorso del De Luca e Rossano è chiuso dall’ottobre del 2020 e mai pienamente ripristinato, il presidio sanitario dispone oggi di un punto di primo intervento, mentre alcuni reparti fondamentali sono a rischio chiusura. Il parroco don Ciro Esposito lo ha definito “un enorme contenitore vuoto”, che a questo punto, almeno stando a ciò che scrive la pagina social sarà colmato dagli uffici del distretto sanitario. “Sul progetto del nuovo ospedale a Sant'Agnello continua lo storytelling disinformativo animato in gran parte da chi non ha alcuna conoscenza della materia sanitaria sul piano assistenziale e organizzativo – continua il post di Ospedale Unico Penisola Sorrentina -. Una demagogia che nasconde la verità e cioè l'inesistenza di una qualunque idea per la sanità pubblica nella Penisola Sorrentina mettendo a rischio l'unica opportunità concreta di un cambio di passo in grado di garantire un futuro alla sanità territoriale oggi seriamente in difficoltà, come avviene in tutt'Italia, per le disfunzioni e i ritardi accumulati. Se qualcuno che intende candidarsi alle prossime elezioni regionali utilizza l'argomento dell'opposizione all'ospedale unico per tirare acqua al proprio mulino commette due errori: uno di ipocrisia, l'altro di ignoranza e malafede perchè si rischia di far pagare a un'intera comunità peninsulare la tutela di interessi particolari.”

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