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Giuseppe Coppola |
Offre servizi importanti: ma non se ne parla. Gli ospedali di Vico e Sorrento in attesa del polo unico, cosa faranno? Sempre più spesso la prestazione sanitaria diventa un piacere e bisogna conoscereda Agorà
Sant'Agnello - Giuseppe Coppola, consulente per l'HACCP ed ex amministratore comunale a
Sant' Agnello, interviene sul tema della sanità in penisola sorrentina con considerazioni
concrete e mai banali. Al centro della sua riflessione il destino del
distretto sanitario e l'urgenza di avere servizi in attesa dell'Ospedale Unico.
Dottor Coppola, sanità in penisola: una riflessione sul dibattito in corso. L'eventuale realizzazione dell'Ospedale
Unico pone una domanda fondamentale:
quale sarà il destino del distretto sanitario
che oggi sorge nell'area destinata alla costruzione? Ci sono persone veramente più competenti
di me per dare risposte, la mia è una riflessione da cittadino della penisola.
Il distretto rappresenta è un punto di riferimento importante per i cittadini, offrendo
servizi cruciali come il Centro Unico di Prenotazione (CUP), analisi, dialisi, visite specialistiche e fisioterapia.
E' indispensabile chiarire dove e come saranno riallocati questi servizi. I cittadini
hanno il diritto di sapere cosa accadrà una
volta chiuso questo presidio.
E per quanto riguarda gli ospedali di Vico
Equense e Sorrento?
Anche in questo caso servono risposte.
Negli eventuali tempi di realizzazione
dell'Ospedale Unico è impensabile che le strutture di Vico Equense e Sorrento continuino a funzionare e devono essere migliorate; non possiamo non avere servizi per l0
anni in attesa della conclusione dei lavori.
In un cronoprogramma serio dovremmo
sapere fin da oggi quale sarà la loro destinazione. Verranno riconvertiti? Per farci cosa?
Ci sono già i fondi? Senza una pianificazione trasparente, il rischio è di trovarci con risorse dislocate in modo inefficace e cittadini
costretti a spostamenti difficoltosi per accedere a cure adeguate.
Un altro tema è quello dell'emodinamica,
un servizio annunciato dal presidente De
Luca l'altro giorno a S. Agnello. L'emodinamica è una questione di vitale importanza, sia per i pazienti che per attrarre
medici qualificati.
Il Presidente De Luca ha annunciato questo
servizio. E un intervento, essenziale, tempodipendente: oggi, chi subisce un infarto
deve essere trasferito d'urgenza a Boscoreale, spesso con un medico sull'ambulanza.
Ma è un rischio per i sanitari accompagnare
soggetti in assenza della strumentazione per
garantire cure adeguate subito.
Dotare il territorio di un servizio di emodinamica significherebbe non solo salvare
vite, ma anche migliorare l'intera organizzazione sanitaria.
Lei parla spesso di un sistema sanitario in
Penisola legato alla "buona volontà". Cosa
intende?
La realtà
è che oggi sanità
la
in penisola sorrentina
si
regge
sull'impegno straordinario di medici, infermieri e operatori
sanitari. Ma questa situazione non può essere sostenibile a lungo.
Le strutture di Vico e Sorrento mostrano
tutte le loro criticità: spesso è necessario conoscere per ottenere servizi minimi.
Non è normale che un cittadino debba
"chiedere un piacere" per accedere alle prestazioni. Questo sistema deve essere superato, e ciò può avvenire solo attraverso una comunicazione chiara e trasparente sui servizi
disponibili e da rafforzare.
Chi dovrebbe fornire queste risposte?
La responsabilità spetta sia alla dirigenza
dell'ASL sia alle istituzioni locali.
E' necessaria una pianificazione seria che
parta dall'ascolto delle esigenze dei cittadini e si traduca in un rafforzamento concreto
dei servizi.
La sanità non può essere lasciata alla prossimità o alle relazioni personali: deve essere
un diritto accessibile a tutti.
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