Istituzioni senza capacità di difendere i servizi per i cittadini. Monitorare l'emergenza sociale che cresce. Problemi atavici del territorio irrisolti
di Agorà
Vico Equense - Michele Tatarelli è stato comandante della Polizia municipale di Vico Equense, oggi è un privato cittadino attento ai temi al centro del dibattito cittadino. Con lui abbiamo parlato di sanità, emergenze sociali e politica. Il perdurare della chiusura del pronto soccorso dell'ospedale di Vico Equense ha suscitato forti reazioni nella comunità, tanto che qualcuno ha addirittura proposto azioni violente. Anche il parroco ha espresso preoccupazione durante l'omelia per il Santo Patrono. Lei come interpreta questa protesta? Ritiene che le istituzioni abbiano sottovalutato il disagio dei cittadini? Le iniziative violente sono sempre da condannare, e, per qualsiasi ragione e/o motivazione. La violenza è dei deboli. Con la chiusura del locale Pronto Soccorso questa comunità vive un disagio, mentre il vero problema è: non potendo accorciare la distanza tra il cittadino ed i luoghi di soccorso e cura, il sistema dovrebbe avvicinare i soccorsi e le cure al cittadino. Un solo responsabile: il sistema sanitario, ovvero la politica e la gestione della sanità a partire dal Comune, dalla Regione e quindi dal Ministero della Salute. Ci vogliono iniziative e progetti con una forte volontà di realizzarli tutti insieme. Al riguardo caro direttore mi riservo di parteciparLe qualche idea. Un accenno: un nucleo di neo medici e di medici pensionati inseriti nella locale Protezione Civile. Altro e poi altro e ci arriveremo prossimamente. La preoccupazione del parroco non va sottovalutata, egli ha certamente il polso dello stato d'animo dei fedeli, i cittadini più tranquilli e pazienti, immaginiamo gli altri, e, non aggiungo altro. Non a caso si accenna a reazioni violente, colpa dell'esempio malato dei facinorosi che riempiono le pagine di cronaca nera.
Emergenza sociale e difficoltà economiche: molte famiglie a Vico Equense come in altre località stanno vivendo un momento di grande difficoltà. Quali strumenti ritiene che l'amministrazione comunale e la politica locale dovrebbero mettere in campo per dare risposte a questi problemi? L'emergenza sociale e le difficoltà economiche sono due problematiche diverse e connesse tra loro. L'emergenza sociale a parere del sottoscritto riguarda quei cittadini che non vengono o si sottraggono al coinvolgimento collettivo, ovvero alle attività sociali, con l'inevitabile isolamento ed emarginazione. Anche per questo ritengo ci voglia un approfondimento. Un esempio: un progetto per varie fasce di età e anche uno per far collaborare ed integrare tra loro persone di fasce di età diverse. Assistiamo spess0 ad esempi quale le iniziative di giochi tra borgate, presepi viventi, processioni ed altro che vedono la partecipazione collettiva ed integrata. Le difficoltà economiche si avvertono sempre di più, si legge in fronte alla gente che ha perso il sorriso e la cordialità. Le reazioni alla indifferenza ed allo spreco spesso è violenza. Gran parte degli immigrati arriva a questo e lo manifesta, i nostri concittadini la maschera con la propria e grande dignità. Bisogna organizzare una rete di solidarietà e di assistenza non solo virtuale. Anche per questo necessita un approfondimento che mi riservo. Un esempio: censire le persone e le coppie spesso anziane che non riescono a vivere che di stenti e organizzare un canale di aiuti discreto e che non offenda il loro decoro e la loro dignità, i parroci potrebbero essere coinvolti e mi risulta che quasi tutti lo fanno già ma nella misura che possono e che risulta insufficiente, specie nei casi disperati. Vico Equense oggi. E' una comunità che sta crescendo, migliorando, oppure sta affrontando un declino? Quali sono, a suo avviso, i punti di forza e le criticità del nostro territorio? Vico Equense ad oggi non ha risolto alcun problema atavico. Ha dato qualche risposta ma se prendiamo ad esempio l'ultimo quarto di secolo, non riscontriamo alcuna soluzione degna di evidenzia, nonostante una continuità amministrativa. Vico Equense ha troppe e variegate potenzialità per conoscere il declino nel prossimo futuro, e, questo è stato un limite per chi ha amministrato ed amministra questo Paese. Credo che qualcosa sia stato fatto, molto di più poteva essere fatto. Il mondo cambia vertiginosamente e anticiparlo non è facile ma bisogna provarci e non si riscontrano tentativi degni di tali tentativi. Si pensa al presente ed alla gestione del territorio come se al futuro ci dovesse pensare il caso o la fortuna, e non ci si accorge che l'oggi, domani è già il passato. Le criticità sono le mancate occasioni di sfruttare le potenzialità che ha questo territorio e la sua gente laboriosa e piena di iniziative. Criticità è nella mancata qualificazione della qualità della vita e dei servizi, oltre alla carenza delle infrastrutture e sistemi di mobilità. Anche questo argomento merita approfondimento e ricercate proposte di soluzioni. In autunno si vota per il rinnovo del consiglio regionale della Campania. Gennaro Cinque ha annunciato la volontà di ricandidarsi. Lei lo voterebbe? Io certamente no. Non sono motivi personali come uno potrebbe interpretare ma, solo per rispettare la sua volontà. In questi anni, a mio avviso, ha preferito il Comune al quale ha dato il meglio di se, svolgendo il ruolo di Consigliere Comunale. Prima parlavamo di chiusura del Pronto Soccorso, delle criticità che si rilevano nel quotidiano per la critica qualità della vita e per la mancanza di politiche di sviluppo del territorio e certamente il Cinque non e esente di colpe e/o limiti, proprio per l'intenso impegno profuso per ben venticinque anni di carriera politica attiva e continuativa, avendo pure ricoperto cariche importanti quali la deleghe ai lavori pubblici. Di fronte ad un programma soddisfacente penserei anche di poterlo votare. Il tempo è galantuomo. Sempre!
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