La città si scopre al passo lento del suo cavallo
di Antonino Siniscalchi
Sorrento - Nel cuore della vivace Sorrento, dove ogni estate il flusso turistico riempie le strade di lingue e colori diversi, c’è ancora spazio per la lentezza, per l’incontro autentico, per un’esperienza che ha il sapore della memoria. È Franco Lazzazzara, l’ultimo vetturino della città. Con la sua carrozzella trainata da un elegante cavallo bianco, continua a percorrere le vie storiche della penisola, offrendo a chi lo incontra non solo un giro panoramico, ma un vero tuffo nel passato. Quest’anno, poi, la sua presenza ha un valore ancora più speciale: il trenino turistico che per anni ha accompagnato i visitatori in un breve tour della città non è in servizio. E così Franco, con il suo calesse, è rimasto l’unica vera alternativa per scoprire Sorrento a passo lento, lontano dal caos e dalle corse frenetiche. Lo si vede tutte le mattine arrivare in piazza Tasso, con il sorriso cordiale di chi ha scelto di non smettere, nonostante l’età, nonostante il tempo che cambia. «Lo faccio da una vita – racconta – e finché le gambe mi reggono, andrò avanti. I turisti mi vogliono bene, molti tornano ogni anno per fare il giro con me». Francuccio è l’ultimo testimone di una tradizione che un tempo era simbolo stesso dell’ospitalità sorrentina. Negli anni Sessanta e Settanta erano decine i vetturini che stazionavano in piazza Tasso o alla stazione, pronti ad accogliere i visitatori con il suono degli zoccoli sul basolato. Oggi, tra normative sempre più stringenti e una mobilità urbana profondamente mutata, lui è rimasto solo. Ma non si lamenta. «Non è un lavoro, è la mia vita.
Ogni angolo di Sorrento lo conosco come le mie tasche, e mi piace raccontarlo a chi viene da fuori». Il suo itinerario è un viaggio breve ma intenso: dal centro storico e i belvedere nascosti. A ogni fermata, una storia, un aneddoto, un ricordo. I bambini lo salutano con entusiasmo, gli adulti scattano foto, i più anziani si commuovono. Perché il suono delle ruote di legno e il trotto cadenzato del cavallo riportano tutti indietro nel tempo, quando le vacanze erano fatte di attese, di lentezza, di meraviglia. Franco Lazzazzara, oggi, è molto più di un vetturino: è un presidio di memoria, un frammento vivente dell’anima sorrentina. E finché la sua carrozzella continuerà a girare per le strade, Sorrento potrà dirsi, almeno un po’, ancora se stessa.

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