Prove di dialogo in casa Pd. L’assemblea provinciale si avvicina e nel partito si avverte l’esigenza di un primo confronto tra le tante componenti. Tanto più dopo il monito lanciato da Giuseppe Fioroni: «Basta scontri o interverrà Roma». Ieri sera si sono riuniti i rappresentanti di tutte le aree, per la prima volta dopo otto mesi i big napoletani del Pd si sono seduti intorno allo stesso tavolo. Il parto della riunione, in verità, è stato travagliato. Inizialmente non erano state invitate tutte le aree, poi la voce si è diffusa e la riunione è diventata plenaria. C’erano tutti. O quasi. Luigi Nicolais e Luisa Bossa, Andrea Cozzolino e Antonio Marciano, Peppe Russo, Salvatore Piccolo, Pasquale Sommese e Berardo Impegno, Eugenio Mazzarella, Annamaria Carloni, Teresa Armato, Maria Fortuna Incostante, Bruno Cesario, Felice Iossa. Dei rutelliani c’era Donato Mosella. Ma proprio tra i Coraggiosi c’è tensione: una trentina di delegati ha scritto a Rutelli per prendere le distanze da Mosella. La riunione non si è tenuta nella sede del Pd ma in via Roma nella sede dell’associazione di Mosella. Il nome dell’associazione dovrebbe far ben sperare: «Il dialogo». Si è partiti da lontano, da un documento che fa l’analisi della sconfitta elettorale, pone il tema della costruzione di una coalizione omogenea per andare oltre la cultura delle formule astratte, ribadisce la necessità di costruire un partito federale, pone il tema dell’identità e di una nuova dialettica con la società. È un documento di «buona volontà» sul quale c’è stata la condivisione di tutti. Certo, quel documento unitario è solo un modo per rompere il ghiaccio dopo mesi di veleni. Ma è anche un punto di partenza per superare le fratture, è la premessa per una nuova sintesi e per aprire la discussione più difficile: i nuovi assetti. Ieri, tutti hanno scongiurato l’ipotesi di non pervenire a una intesa perchè, è stato sottolineato, sarebbe una grave sconfitta per tutti subire il commissariamento. Di possibili segretari non s’è parlato ma dalla discussione è emerso l’identikit di una figura autorevole, riconosciuta, esperta, che superi la conta di otto mesi fa e che possa guidare il partito verso i delicati appuntamenti che l’attendono, dall’apertura dei circoli alle prossime scadenze elettorali. (p.mai. il Mattino)
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