domenica 8 marzo 2009
Nicolais e le primarie: no al cannibalismo
Troppi esponenti del Pd alle primarie del centrosinistra che sceglieranno il candidato per la presidenza della Provincia di Napoli? Gino Nicolais allarga le braccia. E al forum organizzato a Santa Maria La Nova sulle nuove strategie per l'area metropolitana dice: «Forse è vero quello che qualcuno pensa, e cioè che il nostro è un partito troppo democratico. Ma tant'è. Quello che deve essere chiaro fin dall'inizio è che il centrosinistra deve vincere le elezioni contro il Pdl; se all'interno della coalizione dobbiamo cannibalizzarci per capire chi è più forte, allora non sono più interessato». Una strategia per scoraggiare nuove candidature, dopo quelle di Mastranzo e Allodi? «Non escludo che arrivi qualcun altro — prosegue l'ex ministro— ma gli alleati dovrebbero stabilire con freddezza chi, all'interno della coalizione, ha più possibilità di vincere. Anche perché, non dimentichiamolo, competiamo con un partito quasi monarchico che la campagna elettorale l'ha iniziata già da un pezzo ». Un partito, il Pdl, e un candidato, Cesaro, che a detta di Nicolais «mancano di un'idea chiara su cosa debba essere questo territorio nei prossimi anni» ed è qui, dunque, che bisogna insistere. E il lavoro fatto finora? Il docente universitario vuole evitare polemiche e all'uscente Di Palma dice: «La decisione di non ricandidarsi alla Provincia e puntare direttamente alle europee è senz'altro da apprezzare. D'altronde, coi cambiamenti che ci aspettano a partire dal federalismo fiscale e la creazione delle aree metropolitane, è giusto puntare su forze nuove». Concetto ribadito anche a proposito di Bassolino: «Voglio bene al governatore ma dopo tanti anni si è chiuso un ciclo e lui stesso ne è consapevole. D'altra parte, chi ha portato a termine una stagione, non può essere il promotore di una nuova». Intanto ieri a Castellammare, intervenendo a un'assemblea di giovani, organizzata dal vicesindaco Nicola Corrado, il commissario provinciale del Pd Enrico Morando ha auspicato che il nuovo segretario «appartenga alla generazione successiva alla mia, e, possibilmente, sia una donna». E a proposito delle quote rosa in consiglio regionale, Morando ha affermato che «pur rispettando l'autonomia del gruppo, il Pd dovrebbe prendere una posizione precisa» e ha invitato i giovani a far sentire la loro voce «anche in maniera fragorosa». (Ugo Ferrero da il Corriere del Mezzogiorno) (Foto di Corrado Amitrano da Facebook)
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