lunedì 21 giugno 2010

La protesta di “Mustafà”

Troppe licenze facili, la Marina di Seiano non è più un paradiso

Vico Equense - Il ristorante "Mustafà" si trova a Marina di Seiano, a pochissimi metri dal mare. Accogliente e distinto, rappresenta la meta ideale per una serata tranquilla, ma dopo la mezzanotte il caos. "La spiaggia è diventata un'inferno negli ultimi tempi - dice Giovanni De Gennaro titolare del ristorante a Michele Cinque di Positano News -, la sera prima qui era un paradiso ora invece è diventato un caos, sono nati tanti locali, uno a fianco all'altro, e Seiano dopo la mezzanotte è diventata un'inferno. Non sono contro nessuno ma con tutte queste licenze facili si perde questo posto."

9 commenti:

Anonimo ha detto...

A me fanno pena i ragazzi costretti a divertirsi per forza svuotando le loro tasche povere in quelle dei ricchi che stanno lì suadenti a scuoiarli vivi.onda anomala

Anonimo ha detto...

Questa sì che è programmazione!
Il sig. Mustafà si ricordi che il suo povero paese non ha guida e non ha amministrazione...

Anonimo ha detto...

Insomma basta! La marina di seiano è il simbolo dell'inutilità di questa amministazionie che, come il pesce, fete dalla capa...

Anonimo ha detto...

la palafitta di mustafà è in regola? le macchine dei suoi clienti parcheggiate sui marciapiedi non disturbano?

Anonimo ha detto...

Vecchia tecnica: invece di rispondere nel merito, io ti riattacco...
Questa città non ha futuro...

Anonimo ha detto...

oggi,periodo che passerà alla storia come periodo del nulla e del vuoto morale, alzano la voce i ristoratori ,gli imprenditori, i procacciatori, i calciatori,i direttori e conduttori televisivi. Se fosse per loro la povera gente , i disoccupati, quelli che non possono sedere alle loro ricche tavole potrebbero essere cancellati dalla faccia della terra perchè disturbano .noi povera gente , siamo ritornati come i servi della gleba a nutrirli del nostro sangue. A me dispiace di quei giovani educati a non pensare che dormono di giorno e sono svegli di notte girando da un bar all'altro , da una discoteca all'altra , e che del nulla ne fanno un evento. E se all' improvviso rinsavissero e prendessero la situazione in mano ? onda anomala

Anonimo ha detto...

E' facile fare l'imprenditore (ristoratore) in un mercato oligopolistico. Prima votano questo governo liberista e poi vogliono essere tutelati ne preservare il proprio orticello facendo svanire la concorrenza.
Complimenti per la coerenza.

Se fosse per me le licenze le darei su presentazione del codice fiscale e basta. Allora si sarebbero i consumatori a determinare il successo o meno di un attività commerciale e non le caste che li proteggono.

Ciao

Anonimo ha detto...

per mantenere la spiaggia di seiano bella come in passato non si dovevano trasformare i limoneti in parcheggi, e le spiagge in colate di cemento. In fondo alle calcare c' è cemento sugli scogli.i chioschi ele palafitte Sono brutti. la spiaggia è brutta .il brutto richiama il brutto . I ristoratori vogliono soldi e si tenessero il brutto creato dalle loro scelte.

Anonimo ha detto...

Per mantenere le spiagge belle come una volta ci vuole la cultura che si aveva una volta di difesa del territorio. Questo implica una politica che faccia il suo mestiere e che sia in grado di servire i cittadini e non di farsi servire dagli stessi.

A Vico Equense alzi la mano chi avvista un politico.