martedì 22 giugno 2010

Provincia, costa dieci milioni lo staff di Cesaro

Provincia di Napoli - Chi dice che la Provincia presieduta da Luigi Cesaro è inutile o da sopprimere? Nella realtà è una vera e propria cassaforte che custodisce un tesoro. Scorrendo il bilancio dell’ente di Piazza Matteotti si notano subito due cose. La prima: i soldi da spendere sono tanti e nell’elenco delle opere pubbliche allegato al documento economico si scopre che fra strade e scuole - solo per l’anno in corso - sono stati appostati 188 milioni. Una pioggia di euro. Che bagna - e questo è il secondo elemento di spicco - anche il «Coordinamento area di presidenza capo di gabinetto» con 10,5 milioni. Cinque milioni e rotti per l’esercizio in corso; 2,3 per il 2011 e altrettanti per il 2012, in totale appunto 10,5 milioni. Una cifra cospicua che ha scatenato polemiche forti nell’aula di Santa Maria la Nova. Soprattutto in funzione dei probabili tagli - 20 milioni - di trasferimenti dallo Stato alla Provincia. Il ragionamento è questo: come è possibile appostare simili cifre per un’area di coordinamento quando sono in arrivo le tagliole di Tremonti? All’indomani dell’approvazione del bilancio ad attaccare fu il capogruppo del Pd Giuseppe Capasso: «Ha dato i soldi agli amici» il commento dell’esponente dei democratici. Con il presidente Luigi Cesaro pronto alla replica: «Rispetto al passato, alle precedenti giunte di centrosinistra c’è un taglio di mezzo milione». In questa direzione vanno segnalati i 2,8 milioni «al funzionamento dipartimento della giunta e affari generali» che diventano 7,2 fino al 2012. Rispettabili i 2,4 milioni per il «cerimoniale, presenza culturale e azioni di sviluppo». Detto di stanziamenti che di questi tempi potrebbero essere arrotondati col segno meno, la Provincia raccoglie la sollecitazione dei Revisori dei conti e della Corte dei Conti sulla tematica dei risarcimenti danni che hanno prodotti 3,7 milioni di debiti fuori bilancio. Soldi erogati per cause perse contro chi praticando le strade della provincia ha subito incidenti. I Revisori hanno chiesto alla provincia di ottemperare al suo ruolo e quindi prevenire. Nella sostanza invece di pagare i risarcimenti danni fare un piano per aggiustare le strade. Oltre mille i chilometri di pertinenza dell’ente di Piazza Matteotti con Cesaro che ha voluto fortemente investire sulla tematica: ben 133 milioni. Siti che collegano i grandi comuni della provincia fra loro e con il capoluogo. Strade di cui fruiscono ben 3,5 milioni di persone. Opere mastodontiche, decine di cantieri che dovrebbero mettere in moto un gran pezzo dell’economia napoletana e dare respiro all'occupazione. Basta considerare che per ogni milione di euro ci sono almeno 20 occupati in maniera diretta e indiretta. Opere che garantiscono maggiore sicurezza a tanta gente. Si metterà mano, per esempio, secondo i programmi, alle strade che portano al Parco del Vesuvio in questi giorni al centro di furiose polemiche per gli scioperi che hanno impedito ai turisti la visita al vulcano. Quindi le arterie della penisola sorrentina e del nolano. I milioni della Provincia andranno a risanare anche le strade di Ischia e Capri per non parlare di quelle delle aree dei Campi flegrei. Confermati anche i cinque milioni in favore del consolidamento dei parapetti e della strade intorno alla grotta azzurra. Insomma la manutenzione ordinaria fondamentale per non rifare le strade ex novo tutte le volte dovrebbe essere effettuata visto le tante risorse messe in campo. Più o meno un terzo del bilancio della Provincia. Oltre alle strade la Provincia impegna - alla voce opere pubbliche - 55 milioni per la manutenzione e laddove serve qualcosa in più per le scuole. Nella sostanza si cerca di arrivare al prossimo anno scolastico con maggiore serenità rispetto al passato. Le scuole vanno ammodernate per tempo per evitare doppi e tripli turni soprattutto nelle realtà della provincia. (Luigi Roano il Mattino)

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