Manifesto comune stilato da: VAS-Verdi Ambiente e Società Circolo AEQUA Vico Equense, WWF-Penisola Sorrentina, INARCH-Istituto Nazionale di Architettura
Vico Equense, una città che sembra senza governo, è oramai diventata un territorio saccheggiato dall´interesse privato. Un territorio nel quale le leggi urbanistiche non valgono più e dove gli Organi di tutela e di controllo sembrano inattivi, inutili, inefficaci, e, in ogni caso, intempestivi. Una città dove La Giunta Comunale ha deciso che la devastazione delle residue aree verdi deve continuare, lasciando il territorio alla mercè di cantieri di scavo, come tutti possono vedere, ed autorizzando parcheggi non previsti o in contrasto con il Piano Regolatore senza chiedere il parere del Consiglio Comunale. In questo stato di cose non più sostenibile, quello che sorprende e deprime è anche l´indifferenza della gente di fronte a questo lento, inesorabile e irreversibile consumo di un patrimonio che dovrebbe essere di tutti. Uliveti, agrumeti, noceti, terrazzamenti, antichi vitigni, tutti segati e tranciati per far posto alla finta soluzione dei problemi di traffico e di parcheggio. Questo è il punto: più spazio si darà alle auto, più spazio queste richiederanno, in una rincorsa senza fine che trasformerà il nostro territorio come un qualsiasi disastrato paese vesuviano. E ci manca poco, perchè anche quei paesi una volta erano come il nostro e in pochi anni li hanno sventrati con case abusive, parcheggi, centri commerciali e strade inutili come quella che si vuole sciaguratamente fare nel Rivo D´Arco. I firmatari di questo appello sperano che la società civile faccia la propria parte, perché il futuro di questa città è nelle mani di chi ci vive ora, e che ha l´obbligo di consegnarlo in maniera decente alla prossime generazioni. Infine facciamo appello al Sindaco. Non tanto o, solo, alla sua sensibilità, ma soprattutto alla sua responsabilità, che gli è data dal ruolo che copre e che deve onorare e che non può ridursi a gestire l´ esecuzione di piccole opere pubbliche. A lui chiediamo un impegno concreto a porre fine alla costruzione di nuovi parcheggi, rimandando i prossimi permessi a costruire all´ aggiornamento del Piano Regolatore Generale e alla redazione di un Piano Parcheggi, che regoli la costruzione di pochi e mirati punti di sosta, senza lasciare che tutti possano fare tutto, come accade oggi. L´alternativa è lasciare le cose come stanno, caro Sindaco, una situazione dove la speculazione privata sta soverchiando l´interesse pubblico e la tutela dei beni comuni e dove piccoli e grandi costruttori edili senza scrupoli verso l´ambiente e verso le norme di tutela, con il braccio armato di tecnici, di agronomi e di periti agrari senza scrupoli, hanno già menomato buona parte della città che lei dice, caro Sindaco, di voler ben amministrare. Intendiamoci: forse è già troppo tardi, ma fermarsi ora darebbe un importante segnale di coraggio e di amore verso la propria sventurata terra. (VAS - VERDI AMBIENTE E SOCIETA´ CIRCOLO AEQUA -VICO EQUENSE - WWF-PENISOLA SORRENTINA - INARCH - Istituto Nazionale di Architettura)
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