Regione Campania - Trovata la mediazione tra il governatore Caldoro e De Mita nella giunta della regione Campania sulla vicenda dei nuovi commissari Asl. Su proposta del governatore Stefano Caldoro, la giunta regionale della Campania ha proceduto alla nomina all'unanimità dei nuovi commissari straordinari delle sette Asl, in sostituzione dei precedenti cessati dall'incarico a seguito della riadozione del programma operativo 2010 di prosecuzione del Piano di Rientro, adottato dal commissario e approvato dal Governo. Questi i nuovi commissari: Asl Avellino: Sergio Florio; Asl Benevento: Enrico Di Salvo; Asl Caserta: Ferdinando Romano; Asl Napoli 1 Centro: Achille Coppola; Asl Na 2 Nord: Francesco Rocca; Asl Na 3 Sud: Vittorio Russo; Asl Salerno: Francesco De Simone. I nuovi commissari resteranno in carica fino al 31 dicembre 2010, con le seguenti competenze: 1) predisposizione entro 60 giorni del piano delle consistenze; 2) verifica, entro 45 giorni, dello stato di attuazione degli obiettivi indicati nel Piano di Rientro, con particolare riferimento al rientro della spesa farmaceutica e del personale; 3) adozione dei provvedimenti attuativi del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera; 4) verifica delle duplicazioni di direzione di strutture complesse; 5) attuazione del Piano di Rientro; 6) verifica delle procedure esecutive adottate dai creditori. «Dopo settimane di trattative e di spostamenti di caselle, nel mentre i cittadini assistevano all'agitazione dei lavoratori del settore sanitario, il centrodestra campano trova una faticosa quadra circa i manager delle Asl. Parliamo di personalità rispettabili ma scelti secondo un criterio di spartizione di poltrone, altro che trasparenza e merito.» E' quanto afferma Antonio Marciano coordinatore della segreteria del PD Campania e consigliere regionale del partito. «In più vi è il dato politico. Il rapporto fra PDL e UDC in Campania è già in sofferenza. Il tutto acuito dalla crisi del Governo nazionale e dalle ormai imminenti elezioni politiche anticipate. In Regione così come in Provincia di Napoli quando PDL e UDC non aprono la loro crisi raggiungono compromessi al ribasso che certo non vanno nell'interesse della nostra comunità. I centristi non possono invocare governi di responsabilità nazionale a Roma attaccando Berlusconi, e in Campania fare accordi con lo stesso PDL al grido di "aggiungi un posto a tavola". Questa contraddizione deve finire perchè presto gli elettori presenteranno il conto di queste scelte incoerenti.»
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