Idv, Ministero per i beni Ambientali e Culturali rivendichi la prelazione. Di Pietro e Palagiano presentano interrogazione parlamentare
Sorrento - Una richiesta, affinchè il Ministero dei Beni Artistici e Culturali eserciti il diritto di prelazione sulla vendita di “Villa Tritone”, a Sorrento, giunge dal leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e dal deputato campano, Antonio Palagiano, che oggi hanno depositato un'interrogazione parlamentare sulla vicenda firmata anche da Pierfelice Zazzera, capogruppo IDV in Commissione Cultura alla Camera. “E' notizia di questi giorni” dicono in una nota Di Pietro e Palagiano “l'ennesima alienazione di uno dei patrimoni più prestigiosi della Campania, nella Terra delle Sirene, Villa Tritone, dimora storica in Sorrento di Benedetto Croce, che si affaccia sul Golfo di Napoli e luogo di culto di Torquato Tasso quando la Villa era adibita a convento. Trentacinque milioni di euro, questa la cifra che conferirà ad una famiglia russa la proprietà di questo prezioso bene immobiliare e storico, sul quale noi dell'Italia dei Valori chiediamo al Ministero dei Beni Culturali di esercitare il diritto di prelazione, ribadiscono i due esponenti di Italia dei Valori. All'interno di Villa Tritone” proseguono i deputati IDV “si trovano i resti di un'antica villa romana e una collezione di reperti dichiarati di eccezionale interesse storico e archeologico; perdere un sito così importante, non solo per la città di Sorrento, ma per l'Italia tutta, sarebbe gravissimo poichè verrebbe negata ai cittadini la possibilità di fruire di uno spazio così suggestivo e ricco di storia. Chiediamo, quindi, al Ministro Ornaghi di non abbandonare il patrimonio storico nazionale, di impegnarsi per la sua doverosa valorizzazione e, infine” concludono Di Pietro e Palagiano “di far valere il diritto di prelazione su Villa Tritone, affinchè resti nell'intera disponibilità dei sorrentini e dei cittadini italiani”. Sulla vicenda interviene anche Giovanni Antonetti, responsabile dell’Idv in Penisola Sorrentina, che aveva sollecitato l’intervento dei parlamentari di riferimento della costiera “La salvaguardia del complesso storico ed immobiliare di Villa Astor, riguarda non solo il profilo della pubblica fruizione di questo splendido sito, da parte dei cittadini sorrentini, campani ed italiani, ma anche la produttività dell’intero comparto turistico-ricettivo della penisola, che potrebbe annoverare detta bellezza tra le cosiddette aree di rilevante interesse culturale; ora” continua l’avvocato sorrentino “ci auguriamo che il Ministro interrogato, a seguito di dettagliata istruttoria, eserciti il diritto di prelazione, come stabilito dagli articoli 60 e seguenti del D.Lgs 42/2004, entro il termine massimo previsto del 25 marzo 2012”.
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