Sabato 3 marzo saliranno sul palco Rosario Galli, Franco Lo Cascio, Luigi Russo, Sebastiano Colla e Francesca Ceci
Castellammare di Stabia - E’ una rappresentazione dal ritmo incalzante, piacevole e ben costruito durante la quale si ride e si riflette. Si tratta di “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi 2”, sequel dello spettacolo che ha raccolto migliaia di risate in tutta Italia, con Rosario Galli, Franco Lo Cascio, Luigi Russo, Sebastiano Colla e Francesca Ceci. Si terrà sabato 3 marzo, alle 21, presso il teatro Supercinema di Castellammare di Stabia nell’ambito della stagione di prosa 2011-2012 diretta dall’attore Lello Radice. In questa messa in scena il regista Marco Simeoli ha voluto mettere in risalto i rapporti tra i vari personaggi, cogliendone le debolezze ed esaltandone i difetti per raccontare la cattiveria goliardica che esiste solo tra amici, specie in situazioni di difficoltà reciproca. Pino, Ciccio e Nicola sono, infatti, tre uomini cacciati da casa e separati dalle rispettive mogli; dei tre solo uno, Ciccio, ha un lavoro fisso, mentre gli altri due, un musicista e un architetto, non se la passano molto bene. Le precarie condizioni economiche quindi costringono i tre a vivere insieme, nella villetta del nonno di Pino, formando una casa-famiglia, di drammatica attualità. Una domenica mattina torna Gianni, il quarto amico fuggito sei mesi prima con una splendida ragazza dopo aver rubato ventimila euro dal posto di lavoro: Gianni si era sposato appena un anno prima ma la sua “eterna” storia d’amore con la ragazza è durata, invece, solo sei mesi. Disperato, avvilito, senza soldi, ricercato dalla polizia per il furto, non sa dove andare e chiede sostegno ai vecchi amici, i quali sono disperati come e più di lui; insieme formano, dunque, un quartetto di uomini molto in crisi. Tra stupore e litigi, riconciliazioni e nevrosi i quattro amici si ritrovano in una situazione disperata e Pino ha un attacco di panico violento; sta così male che devono chiamare un dottore. Dopo poco arriva una splendida ragazza che non ha affatto le sembianze un dottore. Visita non solo Pino ma anche gli altri tre uomini presenti terrorizzandoli con diagnosi di malattie serie e preoccupanti. Nel finale però la dottoressa rivela la sua vera identità. La commedia, scritta da Rosario Galli e Alessandro Capone, appare a tratti imprevedibile e, soprattutto, mostra di reggersi non sul sentimentalismo o sui buoni propositi ma sugli istinti più bassi ma anche buffi che a volte regolano il comportamento umano, specie quello maschile. (Fonte: Ilenia De Rosa Agenzia di Comunicazione Semioticando)
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