Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - Dal fiume Sarno a punta Gradelle in canoa e a nuoto per gridare no all’inquinamento. A organizzare la traversata sono stati i membri di Ecoonda supportati dalle associazioni Faro del Sarno, Marevivo, Lega Navale, Kayak Positano, Canoe Rom, Amici del Sarno. “Fogna vergogna” è scritto sullo striscione che i manifestanti hanno attaccato a punta Gradelle dove i lavori per il depuratore sono fermi da anni. “Siamo tornati in mare – ha affermato Paolo Santalucia, promotore dell’iniziativa - per gridare, urlare e pretendere lo sblocco lavori del depuratore di punta Gradelle, un maggiore controllo sugli scarichi abusivi (abbiamo ancora zone non allacciate e scarsi controlli sugli scarichi industriali), un miglioramento della depurazione delle acque del Sarno e dei paesi limitrofi”. Sabato scorso un primo appuntamento al fiume Sarno. I canoisti sono andati alla sorgente e hanno prelevato campioni di acqua, poi hanno navigato fino ai primi scarichi con il lontro, antica imbarcazione a remi. Ieri, invece, alle 8,30, sono partiti in canoa dalla foce del Sarno, ossia dalla zona di massimo inquinamento, e anche lì hanno prelevato altra acqua. Il gruppo si è mosso in direzione Vico Equense e nei pressi di marina di Aequa anche i nuotatori si sono uniti. Alle 12,30 l’arrivo a punta Gradelle e l’affissione del manifesto. “E’ nostro obiettivo accendere i riflettori sulla disastrosa situazione in cui vive il mare del golfo di Napoli – ha continuato Paolo Santalucia - e, in particolar modo, sull’indifferenza delle autorità e degli organi competenti. Il caso di punta Gradelle è vergognoso e, purtroppo è soltanto uno dei tanti problemi irrisolti. Noi cittadini paghiamo con le bollette dell’acqua la depurazione e le fognature, ma i nostri soldi non arrivano a destinazione e gli impianti di depurazione non funzionano o non esistono.
Anche l'Europa ci condanna, con procedura d'infrazione, per la scarsissima depurazione delle nostre acque. Intanto la procura di Torre Annunziata ha scoperto scarichi industriali illegali, anche dei nostri amati caseifici, mentre alcune zone collinari non hanno allacci alle fogne. Non possiamo perdere altro tempo. La depurazione e il controllo delle acque sono importanti, al pari di scuole, occupazione e lotta al crimine”. Alla manifestazione ha partecipato anche il sindaco di Castellammare di Stabia Nicola Cuomo. “Rendere il nostro litorale balneabile rappresenta una delle mie priorità – ha affermato il sindaco – e pertanto interverremo subito con un’azione provvisoria. Con delle pompe di sollevamento collegheremo le acque del canale San Marco, in cui convergono scarichi fognari, al depuratore del fiume Sarno, che attualmente funziona solo al 20% della sua capacità totale. Si tratta di un intervento provvisorio, per risolvere successivamente il problema in maniera definitiva”.
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