Fonte: Roberto Fuccillo da La Repubblica Napoli
Matteo Renzi cambia il volto della rappresentanza Pd della Campania nella nuova segreteria nazionale. È una delegazione meno "renziana". La sorpresa ha soprattutto il nome di due donne, Valentina Paris e Sabrina Capozzolo. La prima, 33 anni, avellinese, e, come dice lei stessa nella sua biografia, nata qualche mese dopo il terremoto dell'80. La seconda classe ‘86 da Agropoli. Generazione Telemaco dunque.
Cambia però la natura di questa delegazione a Roma. Nella vecchia c'erano due campani. Come è noto, erano destinati all'avvicendamento, ma erano comunque renziani più o meno doc: frequentatore della Leopolda Francesco Nicodemo, renziana convinta la deputata casertana di ascendenza franceschiniana Pina Picierno. Erano i due alfieri della classe dirigente che deve rinnovarsi, slogan di cui hanno intriso anche la loro iniziativa della Fonderia delle idee che si terrà fra dieci giorni a Bagnoli. Ora Renzi rinuncia però a una sua quota campana in segreteria, anzi cede la regione alle minoranze da ammettere nella sua tavola rotonda. Ecco così Enzo Amendola, ex segretario regionale, deputato dalemiano, naturale sostituto della Mogherini per le sue conoscenze internazionali. L'altro posto pareva ormai acquisito per Pasquale Granata, renziano certamente, ma di osservanza Delrio, famiglia comunque diversa da quella del duo Nicodemo-Picierno. Renzi ha tagliato corto e ha consegnato il secondo posto campano all'altra minoranza, quella dei giovani turchi, essendo Valentina Paris molto vicina al presidente del partito Matteo Orfini, e il terzo alla Capozzolo, vicina al sindaco di Salerno Enzo De Luca.
La scelta rischia di aumentare la confusione per la corsa alle regionali. Renzi ha ribadito ieri che «cerchiamo l'unità anche nelle regioni, senza ignorare il valore delle primarie», poi però ha citato i suoi sforzi unitari in Emilia e in Toscana, per concluderne che «in altre regioni questo non è stato possibile». È la conferma del "tana libera tutti" per le primarie campane. La candidatura Picierno va interpretata alla luce del "disimpegno" renziano. Quella di Enzo De Luca è intaccata dalla Paris, visto che Orfini venne addirittura a Salerno a candidarsi alle primarie per la segreteria proprio contro di lui, ma rilanciata dalla Capozzolo.
In questo quadro potrebbero risalire le quotazioni della candidatura alternativa di Andrea Cozzolino. Sempre che nel frattempo non precipitino le cose a Palazzo San Giacomo. Le ultime trattative per il voto metropolitano hanno ormai portato Centro democratico a piazzare un paio di nomi nella lista del Pd. E, benché dalle parti di via Verdi non risultino ancora particolari ansie di mettere in crisi l'amministrazione, il rapporto fra Cd e Pd rischia di indebolire ulteriormente la già fragile maggioranza di de Magistris.
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