domenica 8 novembre 2015

Sant’Agnello, l’agrumeto è salvo. Bloccato progetto di 7 fabbricati

La Soprintendenza si oppone alla colata di 5.000 metri quadrati di terreno 

Fonte: Fabrizio Geremicca da Il Corriere del Mezzogiorno 

Sant’Agnello - La Soprintendenza per i Beni paesaggistici boccia, in conferenza dei servizi, il progetto proposto dalla Saec dell’ingegnere Antonio Elefante, ex assessore a Vico Equense, ed accolto dal comune di Sant’Agnello, che prevede la cementificazione di circa 5.000 metri quadrati di un vasto agrumeto tra via Gargiulo e via San Martino. La funzionaria di zona dell’ente ministeriale, Nicoletta Ricciardelli, ha espresso un no secco che, almeno per ora, blocca le ruspe. Erano pronte ad entrare in azione, queste ultime, dopo che il piano urbanistico attuativo era stato approvato dall’amministrazione comunale di Sant’Agnello, guidata dal sindaco Sagristani. La Soprintendenza rileva che le altezze dei fabbricati e la loro distribuzione sul lotto realizzerebbero una forte barriera visiva. Ancora, che «il progetto del complesso residenziale mal si inserisce nel contesto, sia perché altera la morfologia del suolo, sia perché annulla irreversibilmente il potenziale sviluppo vegetativo dell’area». Tutelato il paesaggio storico Quest’ultima, sottolinea la funzionaria dell’ente ministeriale,«nonostante la sua antropizzazione conserva tracce considerevoli dell’originario paesaggio storico agricolo, caratterizzato da un sistema di alberature di agrumi, da viali in terra battuta e da pergolati in pali di castagno».

Secondo Ricciardelli, inoltre, il progetto sfora gli indici di fabbricabilità previsti dal piano regolatore generale, che è stato adeguato anni fa al piano urbanistico territoriale della costiera sorrentino – amalfitana. Le deroghe sono state giustificate dal privato sulla base del piano casa che, però, chiarisce la Soprintendenza, in nessun caso prevale sul put. Sfuma dunque per ora il sogno della Saec di costruire sette fabbricati di 4 piani fuori terra, in nome di un progetto di “housing sociale”. Case da settanta metri quadrati ciascuna, che dovrebbero essere vendute ad acquirenti con un reddito non superiore a 50.000 euro lordi annui, se lavorano marito e moglie, oppure a 35.000 euro lordi, se è occupato solo uno dei due componenti il nucleo familiare. Ancora: box auto, negozi ed altre infrastrutture. Piano edilizio da ridefinire Una colata di cemento, secondo Wwf ed Italia Nostra, che si sono opposte strenuamente. L’impresa di Elefante, peraltro, non si dà per vinta ed ha già avviato la revisione del progetto, tramite la riduzione da 70 a 60 appartamenti e la diminuzione dell’altezza dei fabbricati. Conta così di incassare il via libera dalla Soprintendenza nella prossima conferenza dei servizi, tra circa due mesi. Gli aggiustamenti in corso d’opera, però, non rassicurano chi esprime perplessità sulla sensatezza di consumare altro suolo agricolo, in un paese come Sant’Agnello, che conta in inverno 8.500 abitanti, per fare spazio a case e garage.

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