domenica 8 maggio 2016

Un Conservatorio della cultura mediterranea nella Santissima Trinità e Paradiso

Vico Equense - L’istituto Santissima Trinità e Paradiso Trinità come Conservatorio della cultura mediterranea. Di cosa si tratta? Lo abbiamo chiesto direttamente al Sindaco di Vico Equense Benedetto Migliaccio. “E’ una straordinaria iniziativa – spiega Migliaccio - di cui, per ironia, si appropriò in passato la Città di Torino, che col mediterraneo nulla ha da vedere. Oggi è a nostra disposizione grazie ai rapporti intessuti con chi partecipò alla sua costruzione, (ed alle fortune di chi da lì ha partorito quelle iniziative che oggi ancora controllano il turismo enogastronomico e culturale dell’ intero Paese). La Comunità Europea ha grandi fonti finanziarie disponibili per questi progetti, l’ Assemblea Onu per i Paesi Mediterranei ha subito drizzato le antenne, ed i paesi dell’ Arco del Mediterraneo sono pronti ad accoglierci in una unione che costituirà il pilastro dell’ iniziativa. Serve a creare un confronto continuo tra persone separate dal “Mediterraneo, mare che unisce le genti” e non le divide. Occorre creare un luogo culturale destinato in permanenza al servizio di tale interscambio: studenti con studenti, commercianti con commercianti, professionisti con professionisti, contadini con contadini, insegnanti con insegnanti; una cultura mediterranea permanentemente a confronto per una crescita reciproca delle Comunità e grandi progetti scritti e pensati in questo luogo d’ incontri. Interlocutori fondamentali sono gli amici dell’ Arco del Mediterraneo, da Monaco/Montecarlo a Barcellona, e le basi politico/culturali le abbiamo fondate con successo ed amicizia. La SS. Trinità ha sempre svolto in città sia la funzione di spartano convitto, che quella di motore culturale; è dotato di tutto ciò che serve, e si trova un luogo di straordinaria attrazione internazionale,
 
Vico Equense, che è l’ anello di congiunzione tra il Patrimonio Culturale Unesco del versante napoletano (Napoli, Vesuvio, Ercolano, Pompei, Stabia) ed il Patrimonio Paesistico Unesco del versante Amalfitano (inizia da Chiosse Tordigliano)! Senza dimenticare che fronteggia le Isole del Golfo ed offre paesaggi, enogastronomia e cultura. Abbiamo investito del progetto le migliori professionalità; speriamo che meschini interessi di bottega non si pongano di traverso. Oggi la struttura è fatiscente ed in abbandono, ogni anno la sua gestione fa debiti che non può ripagare, ed il Ministero quasi sempre si affida a persone che fanno scelte sbagliate ed odiose”, conclude il Sindaco Migliaccio.

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