Marco Fiorentino |
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sorrento - L'ex sindaco Marco Fiorentino deve rimborsare il Comune di Sorrento per la cifra di 108mila euro. Si tratta dell'ennesimo strascico giudiziario della tragedia del primo maggio 2007. Ma il diretto interessato ha già fatto sapere di essere pronto a presentare ricorso e impugnare la sentenza civile che per ora condanna a risarcire il Comune. La questione, dunque, si dimostra assai ingarbugliata e, al di là dell'ipotetica incompatibilità con l'attuale carica di consigliere comunale, rappresenta pure un caso spinoso sotto profilo finanziario. Ed è per questo che la Procura regionale della Corte dei Conti ha acceso i riflettori sulla faccenda anche perché il Tribunale di Napoli ha trasmesso la sentenza ai magistrati contabili che stanno iniziando a occuparsi della faccenda.
Il nodo
I fatti sono questi. Il contenzioso civile si è concluso con la condanna di Fiorentino. Deve pagare 108mila euro, ovvero la quota pari a un sesto della provvisionale di 648mila euro quantificata in sede penale dal Tribunale di Torre Annunziata a favore dei parenti delle due vittime e che il Comune - la cui responsabilità civile fu riconosciuta dai magistrati oplontini e pure dalla Cassazione - liquidò subito ai familiari delle vittime, Claudia Fattorusso Morelli e Teresa Reale. Fatto questo, il Comune adesso deve recupe rare queste somme per evitare un buco e scongiurare il rischio di un danno. Il timore di rimanere beffato c'è e la Procura della Corte dei Conti monitora attentamente la situazione. Evidentemente, i magistrati contabili hanno già tra le mani la sentenza del Tribunale di Napoli e i vari ricorsi presentati sul recupero della provvisionale. Il quadro è abbastanza chiaro e si attende che Fiorentino risarcisca l'ente. Cosa che per adesso non intende fare. Perché l'ex sindaco attende una pronuncia definitiva. «E già sto lavorando al ricorso da presentare alla Corte d'Appello di Napoli» fu il telegramma timbrato a inizio agosto.
Gli scenari
Intanto, in municipio tiene banco soprattutto il rebus dell'incompatibilità. Secondo alcuni luogotenenti della maggioranza, Fiorentino si trova in una situazione di lite con il Comune e dunque va avviata a suo carico la procedura per arrivare alla decadenza. Non è dello stesso avviso l'ex primo cittadino il quale in un'articolata lettera cita sentenze e linee giurisprudenziali che potrebbero consentirgli di proseguire a sedere nel civico consesso. A detta dell'ex sindaco di Sorrento, non può essergli contestata l'incompatibilità perché la sentenza civile del Tribunale di Napoli non è passata in giudicato. A ciò si lega un'altra circostanza: secondo Fiorentino, il posto di consigliere comunale è al riparo da qualsiasi incompatibilità perché quando nel 2015 fu eletto in consiglio comunale, nella prima seduta della pubblica assemblea. Fiorentino venne dichiarato compatibile.
Aria di intesa
In tutto ciò tra l'ex sindaco e la maggioranza del primo cittadino Giuseppe Cuomo i toni si stanno leggermente ammorbidendo. Tant'è che ci sarà un incontro a stretto giro. Si tratta del faccia a faccia che coinvolgerà anche l'ex assessore ai lavori pubblici Raffaele Apreda con cui Marco Fiorentino di recente non vanta un gran bei rapporto umano. Ed è questo il tasto che verrà toccato principalmente nell'incontro: c'è l'intenzione, da entrambi i protagonisti, a cercare di smussare gli angoli ed evitare di proseguire nella, "guerra fredda" in corso da qualche anno. Stesso discorso concerne il consigliere di maggioranza Mariano Pontecorvo e l'ex assessore con delega agli eventi Mario Gargiulo. Viene comunque fatta trapelare una precisazione: gli incontri non dovrebbero portare a un clamoroso accordo per le Comunali 2020 quando Cuomo non potrà ripresentarsi agli elettori per la fascia tricolore.
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