giovedì 3 marzo 2022

Vico Equense. Concetta Chierchia al Corriere del Mezzogiorno "Leo ed Alex sono cittadini italiani. Non abbandonateli”. Appello al Ministro degli Esteri

Vico Equense - Sono giorni di angoscia per Concetta Chierchia, 47 anni di Vico Equense. I nipoti vivono a pochi chilometri da Kherson, città che in queste ore sarebbe caduta in mano ai russi. A dare voce alla sua storia un'intervista al Corriere del Mezzogiorno del giornalista Fabrizio Geremicca, rilasciata il 1 marzo. “In questo momento, - si legge - mentre sto parlando con lei, nelle strade del centro di Kherson stanno sparando. Maria ed i bambini sono a casa della mamma di lei, che è in periferia. Si sono barricati. Porte e finestre sbarrate. Percepiscono i colpi in lontananza”. Il giorno dopo l’aggiornamento. "I russi sono in città. - continua - Lei ed i bimbi continuano a stare barricati in casa. Sentivo i bombardamenti al telefono”. La madre dei bambini e suo fratello si sono conosciuti in mare, poiché entrambi marittimi. I loro figli hanno rispettivamente quasi un anno e tre anni; in un primo momento la donna era rimasta nella propria abitazione, poi ha raggiunto sua madre per mettere insieme i contanti per l’acquisto di cibo. La strada più vicina per mettersi in salvo è quella verso la Moldavia, che tuttavia dista ben 900 chilometri: troppi con due bambini così piccoli. Non è detto neanche che una volta raggiunta la frontiera sia semplice uscire dall’Ucraina. “Due amici di mio fratello, dopo che hanno impiegato quattro giorni per uscire da Odessa sono stati obbligati a tornare indietro quando erano ormai alla frontiera. C’erano trentacinque chilometri di fila e rimanere lì era troppo pericoloso”. Da qui l’appello al ministro degli Esteri ed all’Ambasciata. “C’è bisogno che qualcuno vada a prendere lì Maria ed i suoi bimbi. Leo ed Alex sono cittadini italiani. Non abbandonateli”.

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