In uscita il 24 ottobre con Piemme Mondadori
di Alessio Gemma La Repubblica Napoli
«Non sono debitore di nulla a nessuno. Ho fatto quello che ho fatto, non grazie al partito, da sempre». Scrive come un testimone d'accusa. L'imputato? Il Pd. L'indice puntato contro è di Vincenzo De Luca, il governatore dem. Nero su bianco, in un suo libro. In uscita il 24 ottobre. Si chiama " Nonostante il Pd". Un titolo che è tutto un programma. In copertina questa sintesi: " Tra partito fluido, Pnrr al palo, Sud tradito e passioni tristi". No, questa volta non è l'ultima intemerata per picconare il partito romano. Sembrano quasi le sue "prigioni", senza scomodare Pellico. Ma forse, in realtà, nelle intenzioni dell'autore c'è una strategia più prosaica: l'assalto al Nazareno, secondo la traduzione di molti. Basti pensare ai tempi: un pamphlet in libreria 7 mesi prima delle elezioni Europee, con presentazioni magari in giro nel Paese in piena campagna elettorale. Il contro- canto di De Luca, che cavalca così le tensioni interne ai dem, rispetto alla narrazione della segretaria Schlein, arcinemica dello Sceriffo. E proprio quando Elly si gioca con le Europee il futuro della sua leadership. Insomma, non è bastata l'ultima concessione dal partito nazionale: il congresso regionale tanto voluto dal governatore prima delle elezioni di giugno. Il giorno dopo, De Luca fa di nuovo saltare il banco. " Ma allora davvero vuole fare il segretario nazionale?", si chiedono dalle parti di Roma: "Ci aveva già pensato all'ultimo congresso, poi è stato il figlio a dissuaderlo e a portarlo su Bonaccini. Ora ha deciso di fare di testa sua". Ecco uno dei passaggi chiave nelle 272 pagine ( edizioni Piemme), una delle frasi in anteprima del governatore: «Al Pd parlo con il linguaggio mio, non con le parole figlie del parassitismo, delle cooptazioni, e delle miserie personali, non essendo io debitore di nulla a nessuno; anzi, avendo fatto quello che ho fatto, non grazie al partito ( quale che ne fosse il nome), ma nonostante il partito, da sempre».
Sul sito della casa editrice viene presentato così il volume: "Un politico raffinato che passa in rassegna vizi e virtù del Belpaese, soprattutto del suo amato Sud, con un'operazione- verità che sfata luoghi comuni e pregiudizi atavici, senza alcun fondamento". Ma sopratutto - scrivono dalla Piemme Mondadori " senza risparmiare critiche feroci verso i suoi colleghi, verso il Pd in cui spesso si è sentito protagonista poco gradito, traccia il percorso possibile di una rinascita, attraverso soluzioni pratiche e di buon senso. Quella di De Luca è un'analisi senza sconti della realtà". Ieri pomeriggio, poco dopo le 18, il governatore pubblica sulla sua pagina Facebook la copertina con il libro in uscita. E tra i commenti c'è legge nella volontà del presidente: " De Luca alla segretaria dem". Tra complimenti e incitamenti, non mancano le voci di dissenso. Alfonso: " Presidente, lei ha messo in ginocchio la sanità campana. Le liste d'attesa sono uno scandalo per una società civile". E Pasquale: "Questo libro parla pure degli ospedali campani? Posso chiedervelo perché vi ho votato due volte".
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